Inventate in Giappone nel 2008 da Takao Katoe, le escape room sono divenute in poco tempo uno dei giochi di ruolo più popolari al mondo. Le regole sono semplici: i giocatori vengono rinchiusi in una stanza dalla quale potranno fuggire soltanto risolvendo degli enigmi o compiendo delle prove, entro un periodo di tempo prestabilito.
Per raggiungere l’obiettivo del gioco, uscire dalla stanza, i concorrenti devono possedere abilità quali intuito, creatività, lucidità, resistenza allo stress. Abilità di grande importanza nella vita di ognuno di noi, a partire dall’ambito lavorativo.
Sulla base di tale presupposto, l’organizzazione sarda TDM 2000 International, in collaborazione con partner di cinque Paesi europei, ha ideato il progetto internazionale E-SCAPE (Exploring Supportive Creative Alternative Paths for Education). L’obiettivo è quello di promuovere l’utilizzo delle escape room nelle attività di formazione rivolte ai più giovani, in particolar modo nel contrasto agli effetti della pandemia.
Cuore del progetto sarà un’app, in cui verrà riprodotta un’escape room digitale, attraverso la quale gli utenti potranno cimentarsi in giochi formativi e percorsi d’apprendimento. Attualmente l’applicazione è nella fase di sviluppo.
E-Scape, che ha una durata di due anni e si concluderà nel febbraio 2023, è un progetto di partenariato strategico nel campo della gioventù cofinanziato dal programma Erasmus plus della Commissione Europea. Le organizzazioni che vi prendono parte, accanto alla TDM 2000 International, sono GeoClube (Portogallo), Global Citizens Academy (Lituania), Shokkin Group (Estonia), Media Creativa (Spagna) e Ingenious Knowledge (Germania).
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