I Tazenda, storica band etno-pop rock formatosi in Sardegna nel 1988 da Andrea Parodi, Gigi Camedda e Gino Marielli, ricorda sui social la propria partecipazione al Festival di Sanremo con una canzone il cui ritornello fu scritto dal grande Fabrizio de Andre. Ecco le loro parole:

“Eravamo indecisi se andare o no a Sanremo dopo il successo di Spunta la luna dal monte del ‘91. Poi, mentre registravano l’album Limba a Recco, e cantavano proprio Pitzinnos in sa gherra, ecco che sentiamo Il rumore del fax. “È per voi”, dice il padrone dello studio. Ci porta il rotolo bianco su cui c’è scritto “fatene ciò che volete, anche buttarlo via”. Sotto queste parole, altre righe: 30-40-50 mitragliatrice canta a tenore, 40-50-51 ferite di coltello nel cuore!.

È fu proprio una ferita nel cuore! Cantammo le parole di Faber e ci gasammo al punto di andare al Festival felici di avere sotto il culo una canzone forte, difficile e piena di contenuti. Grazie Fabrizio. Curiosità: l’intro di solo piano di Gigi Camedda è la più lunga della storia di Sanremo. Almeno così ci hanno detto. Coraggiosi? No, incoscienti”.

Un ricordo toccante, un omaggio al grande scrittore sardo-genovese.

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