Nella giornata di ieri a Iglesias, i carabinieri della stazione locale hanno arrestato un 46enne di Capoterra, ma di fatto domiciliato a Iglesias nella comunità terapeutica “Casa Emmaus”, per omicidio preterintenzionale. L’uomo, disoccupato con precedenti denunce a carico, si trova ora nel carcere di Uta dove dovrà scontare la pena residua di 7 anni e 5 mesi di reclusione.
L’episodio, di cui è stato riconosciuto colpevole, è avvenuto a Capoterra il 13 febbraio 2018. Quel giorno i carabinieri del radiomobile di via Nuoro, allertati dalla centrale operativa di Cagliari, si erano diretti a Capoterra, dove avevano rinvenuto il corpo del pensionato Crisponi Vincenzo, riverso a terra in posizione supina e in evidente stato di difficoltà respiratoria. Questi, poco prima, era stato aggredito per futili motivi e violentemente malmenato dall’arrestato alla presenza di un altro uomo. I due si erano allontanati, facendo perdere le proprie tracce immediatamente dopo l’aggressione, ma erano stati presto rintracciati dai militari operanti.
L’autore del pestaggio aveva tentato di disfarsi di un taglierino e di un coltello che portava addosso e che aveva gettato all’interno di un cassonetto dei rifiuti, mentre il testimone era stato poi localizzato e fermato nei pressi del proprio domicilio.
Nonostante l’intervento del personale medico, dopo vari tentativi di rianimazione della vittima, non c’è stato niente da fare. I rilievi sul luogo del delitto erano stati eseguiti da personale del nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Cagliari.
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