“Crediamo sia giunto il momento di dare concretezza a quell’idea di parità di genere, così tanto condivisa e sostenuta dalle forze più democratiche e progressiste del nostro Paese. Vogliamo dirlo con chiarezza: è arrivato il tempo di eleggere una donna”. È il manifesto firmato da tante donne del mondo della cultura italiana: da Michela Murgia a Dacia Maraini, Edith Bruck, Liliana Cavani, Luciana Littizzetto, Silvia Avallone, Melania Mazzucco, Lia Levi, Andrée Ruth Shammah, Mirella Serri, Stefania Auci, Sabina Guzzanti, Mariolina Coppola, Serena Dandini, Fiorella Mannoia.
“Si parla di democrazia dei generi, ma da questo punto di vista l’Italia è una democrazia largamente incompiuta”, prosegue l’appello tutto al femminile, citando diversi Paesi europei in cui sono tante le donne che siedono negli scranni decisivi della politica. “Eppure sappiamo che ci sono in Italia donne che per titoli, meriti, esperienza ed equilibrio possono benissimo rappresentare l’intera nazione al massimo livello”, prosegue il testo che però non vuole “fare nomi”. Ma i nomi quest’anno sono tanti e circolano già da mesi: c’è chi pensa a Marta Carabia, chi ha proposto Emma Bonino, Maria Elisabetta Casellati e Anna Maria Tarantola. Altri ancora ci vedrebbero bene Rosy Bindi, Fabiola Gianotti, Letizia Moratti o Anna Finocchiaro.
“Ci rifiutiamo di pensare che queste donne non abbiano il carisma, le competenze, le capacità e l’autorevolezza per esprimere la più alta forma di rappresentanza e di riconoscimento. Questo è il punto”, avvertono ancora le firmatarie dell’appello, per le quali “non ci sono ragioni accettabili per rimandare ancora questa scelta”.
“Fate uno scatto. L’elezione di una donna alla Presidenza della Repubblica sarà la nostra, e la vostra, forza”, concludono.
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