Non tutti i writers sono degli artisti come Manu Invisible. La maggior parte dei ragazzi cagliaritani armati di bomboletta è fatta purtroppo da imbrattatori seriali. Sono infatti tantissimi i monumenti deturpati che i cagliaritani vorrebbero veder ripristinati. Recentemente alcuni consiglieri comunali hanno chiesto la pulizia del piedistallo della statua di Carlo Felice in Piazza Yenne e il restauro di altri monumenti cagliaritani vandalizzati, ma a guardare le scritte sui muri cittadini c’è tanto da fare.
In generale, sono le società che gestiscono la raccolta di rifiuti a Cagliari a dover fornire un servizio di pulizia: nel contratto stipulato tra il Comune e le tre società che gestiscono il ritiro dei rifiuti è infatti prevista anche la pulizia delle scritte vandaliche da pareti di qualsiasi tipologia (lapidee, intonacate, pitturate) dei monumenti e degli edifici cittadini. L’esecuzione degli interventi deve avvenire entro 24 ore dalla richiesta. “Sono a carico dell’Appaltatore gli eventuali permessi, autorizzazioni ed oneri per l’occupazione del suolo pubblico e di altri enti quali la Soprintendenza, necessari per l’effettuazione degli interventi. Il servizio, remunerato a corpo, prevede fino a un massimo di 20 interventi all’anno”.
“Ciò significa che ogni anno, senza ulteriori spese da parte del Comune, sono previsti almeno 20 interventi contro il vandalismo grafico e dato che siamo al quinto anno di contratto, si sarebbero dovuti avere almeno 80 interventi – scrive Nino Melis, utente della pagina FB Parliamo di Cagliari, rammentando gli estremi del contratto e postando una emblematica foto della balaustra in plexiglass del Bastione vandalizzata da anni -. Sarebbe opportuno conoscere quanti interventi sono stati eseguiti, e dato che non tutti i monumenti e gli arredi sono sottoposti a tutela, anche il motivo per cui i plexiglass del Bastione, per citare un esempio, non siano stati ancora ripuliti dalle scritte vandaliche”.
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