Sono otto le scuole chiuse in pochi giorni a Cagliari per scabbia, ma potevano esser anche di più, considerato che per due giorni sono state saggiamente chiuse, causa maltempo. Affinché possano essere individuate possibili soluzioni, l’argomento è stato setacciato con una interrogazione urgente da Marcello Polastri, consigliere comunale di Sardegna Forte che vuole vederci chiaro, “anche per capire le possibili azioni da attuare per contrastare l’incremento dei casi di scabbia a Cagliari”.

“È risaputo che la scabbia – sostiene il consigliere comunale – è una parassitosi cutanea causata da un acaroinvisibile a occhio nudo, ma che evidentemente continua a circolare nelle scuole cittadine. Basti pensare – precisa Polastri – che nel mese in corso, dopo il liceo classico Siotto, ha chiuso per l’accertamento di un caso di scabbia, la scuola Spano di via Falzarego, la sede De Sanctis Deledda di via Is Cornalias, e l’altro ieri il plesso scolastico di via Del Sole. Tutte chiuse per due giorni, per far spazio alle lodevoli e indispensabili attività di santificazione”.

Ma a quali costi? Si chiede il consigliere comunale. “Con quanto disagio per studenti e i loro genitori, e soprattutto, è possibile prevenire certi fatti anziché curare?” domanda Polastri.

I primi casi sono stati registrati nei primi dieci giorni del mese di novembre, con i genitori degli alunni che hanno parlato nelle chat di possibili contagi. Ma il 13 novembre 2021, la certezza: scabbia a scuola, nell’Istituto scolastico Marconi di Pirri che ha dovuto chiudere. Da lì si è diffusa rapidamente nelle altre scuole.

“Tra le scuole chiuse per due giorni – prosegue Polastri – figurano: la primaria di Is Mirrionis, quella dell’infanzia di via Ada Negri, la Foscolo di via Talete (in ordine di chiusura), e altri episodi conclamati nel 17’mo Circolo di via Castiglione. Penso sia abbastanza, e che sia nostro dovere capire, analizzare, estendere una riflessione con l’Ats per meglio agire”.

Da qui l’interrogazione che martedì in aula, a Palazzo Bacaredda, farà il punto su questo problema: “Quali azioni e quali programmi verranno adottati in seguito alla chiusura delle scuole per i casi di scabbia, per tutelare in modo più incisivo la salute degli alunni, del personalescolastico, e di tutti i cittadini, contrastando la crescita deigià numerosi casi accertati? È possibile prevenire anziché chiudere?”, conclude Polastri.

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