“Pur rispettando la sentenza, la riteniamo profondamente ingiusta ed in attesa delle motivazioni ci riserviamo di decidere con i nostri legali un eventuale ulteriore pressa di posizione”. È quanto afferma Coldiretti Nuoro Ogliastra dopo la sentenza sul cosiddetto “processo dei veleni”. Nella giornata di ieri in Tribunale ha presenziato una delegazione dell’organizzazione guidata dal direttore provinciale Alessandro Serra, il rappresentante zonale del Consiglio provinciale Vincenzo Cannas e diversi allevatori “per ribadire e ricordare che il tempo non ha cancellato la nostra posizione a conferma della scelta di campo che ci portò a costituirci parte civile contro i vertici che hanno guidato il poligono interforze di Perdasdefogu”.
“Un’ingiustizia palese che calpesta i diritti dei più deboli disconoscendo le prerogative e le ragioni degli allevatori – commenta il presidente di Coldiretti Nu-Og Leonardo Salis -. Si chiude senza responsabili una lunga pagina indelebile, una brutta storia che però lascia molte macerie”.
“La sentenza – evidenzia Alessandro Serra – mette in secondo piano il destino ed il diritto di decine di allevatori costretti ad abbandonare le terre gestite legittimamente da generazioni ed a cercare strade alternative. Chi pagherà i danni cagionati? Chi ridarà ai produttori i propri diritti? Chi risarcirà le perdite derivanti dalla cessione e/o riduzione degli animali? Chi ristorerà il mancato reddito ed i premi comunitari venuti meno? In che modo le eccellenze agroalimentari locali potranno essere valorizzate dopo aver perso la reputazione millenaria devasta dall’impatto mediatico che ha enfatizzato nel tempo l’insalubrità del territorio?”.
“Attendiamo risposte in merito – chiosa Leonardo Salis – l’Ogliastra, terra dalle grandi potenzialità ha già pagato dazio con il depotenziamento dei servizi, della viabilità, e del conseguente spopolamento”.
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