È una vera e propria caccia al parcheggio quella che sono costretti ad affrontare quotidianamente i dipendenti dell’ospedale SS Trinità da quando sono stati chiusi i posteggi interni. La situazione non è cambiata da quando è stato consentito l’ingresso al personale sanitario in turno notturno: i dipendenti, che devono parcheggiare le auto nelle vie attigue all’ospedale, sono vittime sempre più spesso di danneggiamenti e furti nei confronti delle loro auto.
A denunciare ancora una volta la situazione insostenibile è l’organizzazione sindacale FIALS, da mesi impegnata nella contrapposizione relativa al disagio provocato dal vietato accesso al parcheggio interno del presidio ospedaliero.
“Dopo le trionfalistiche dichiarazioni lette oltre trenta giorni fa sulla stampa locale dalle quali il problema pareva brillantemente superato – evidenzia Paolo Cugliara, segretario provinciale della Fials Cagliari – ad oggi la situazione si è addirittura aggravata. Il tutto mentre continuano indisturbati i parcheggi all’interno del nosocomio dei pochi eletti, che non fa altro che accrescere il già elevato malcontento generale. Dopo lunghi mesi di lavori, apprezzati dai dipendenti soprattutto per la loro celerità, parrebbe che la già disastrata pavimentazione stradale si presenti senza miglioramenti degni di nota. Lo conferma a pieno titolo il fatto increscioso occorso in questi giorni ad una signora, rea di aver messo il piede dentro uno dei tanti buchi e finita successivamente al pronto soccorso! Per non parlare poi del famoso sterrato esistente a cavallo tra il Cus Cagliari e la scuola Italo Stagno, area che doveva rapidamente essere sistemata e messa in sicurezza in modo da renderla fruibile come parcheggio (perché tale è stato il lavoro dozzinale di due ruspe che hanno smosso un po’ di terra, tra l’altro nel lasso di tempo di ben 10 giorni), che in seguito alle piogge dei giorni scorsi assomiglia ancor di più ad un impraticabile pantano, dove non si contano le cadute dei personale sanitario che cerca di parcheggiarvi. Per questo – conclude Cugliara – la FIALS si chiede fino a quando quelli che erano fino a ieri gli eroi della sanità sarda debbano sopportare questa situazione”.
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