I dipendenti della Regione non potranno intrattenere a titolo personale rapporti con gli organi di informazione circa l’attività del proprio ufficio di appartenenza. Neppure al di fuori dell’orario di lavoro. La regola è contenuta nel nuovo codice di comportamento adottato con una recente delibera dalla Regione Sardegna per i propri dipendenti e quelli delle società partecipate. I rapporti con i mezzi di informazione “sugli argomenti ufficiali” dovranno essere tenuti “dai soggetti istituzionalmente individuati, nonché dal personale espressamente autorizzato ed incaricato secondo le disposizioni di organizzazione interna dell’amministrazione”. Questi dovranno attenersi “alle disposizioni interne” e garantire “la funzione strategica della comunicazione istituzionale, quale dovere nei confronti dei cittadini e diritto di questi ultimi alla trasparenza, correttezza, chiarezza e tempestività delle fonti informative”.
La delibera regionale ha visto la immediata reazione dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna e della Associazione della Stampa sarda che hanno manifestato “stupore e totale dissenso” rispetto alla delibera : “il provvedimento, di discutibile costituzionalità, oltre a violare la libertà di espressione dei lavoratori e il diritto di cronaca, lede l’interesse dei cittadini sardi a essere informati su come funziona la macchina amministrativa pagata dai contribuenti”.
La delibera prevede norme stringenti anche sull’utilizzo del web, ovviamente riferito a dichiarazioni relative alla attività svolta dai dipendenti all’interno dell’amministrazione. Si prevede infatti che questi utilizzino “forme di comunicazione dal contenuto non offensivo e rispettoso, ispirato all’equilibrio, alla ponderatezza, al rispetto delle altrui opinioni e si attiene ai limiti di continenza formale e sostanziale, mantenendo un atteggiamento responsabile, consapevole e misurato. Nell’utilizzo per interesse personale dei canali di comunicazione telematica condivisa (quali ad esempio chat, social media, network, blog o forum) – prescrive il codice comportamentale – il personale si astiene dal riportare commenti, informazioni d’ufficio o notizie che rappresentino una violazione del segreto d’ufficio e del corretto trattamento dei dati personali o pubblicare contenuti che possano recare un danno ingiusto all’immagine o al prestigio dell’amministrazione o impedire la continuità e regolarità dell’azione dell’amministrazione”. Quanto ai regali, un dipendente può accettare solo quelli di modico valore (meno di cinquanta euro).
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