Dopo settimane in cui la Sardegna registrava un continuo calo dei contagi, il coronavirus torna a farsi sentire così come nel resto d’Italia. Secondo quanto riportato dalla Fondazione Gimbe, infatti, dal 27 ottobre al 2 novembre l’Isola ha registrato un aumento dei nuovi casi del 71,5%.
Non c’è però bisogno di allarmarsi in quanto negli ospedali la situazione resta, per ora, sotto controlli con il 3% dei posti letto occupati in area medica e il 3% in terapia intensiva. I nuovi casi dell’ultima settimana si concentrano in particolare nel Nuorese (37) e nel Nord Sardegna (22). Cifre a ribasso invece nel Cagliaritano con 7 nuovi positivi, nell’Oristanese che ne conta 5 così come nel Sud Sardegna.
Per quanto riguarda le vaccinazioni, in Sardegna il 77,2% sul totale della popolazione ha completato il ciclo vaccinale, dato al di sopra della media italiana che registra il 75,7%. I sardi poi che hanno effettuato anche la dose booster sono il 21,4% (contro una media nazionale del 17,6%), mentre il tasso di copertura vaccinale con la dose aggiuntiva è del 44% rispetto al 31,5% della media nazionale.
Nell’Isola sono state somministrate complessivamente 2.498.935 dosi sulle 2.751.755 a disposizione (il 90,8%).
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