“Il Milite Ignoto incarna l’eroismo e lo spirito di sacrificio di tanti giovani sardi che hanno offerto la propria vita per un ideale”. Lo ha detto il presidente della Regione Christian Solinas, unendosi alle commemorazioni in corso anche in Sardegna per i 100 anni dalla traslazione della salma nell’Altare della Patria.
“Sventurata la terra che ha bisogno di eroi – ha detto Solinas, citando il Galileo di Bertolt Brecht – Può essere vero. Ma è pur vero che ogni terra ha i suoi eroi, li onora e li ama. Sono talvolta eroi nascosti, quelli che riescono a compiere il gesto inaspettato di altruismo, di sacrificio, senza ricercare alcun tornaconto personale, nemmeno quello della gratificazione dell’elogio. E sono questi gli eroi che più ci commuovono e ci edificano.
“Il Milite Ignoto che celebriamo è uno di questi eroi – ha proseguito -. Il Milite Ignoto incarna l’eroismo e il sacrificio di tanti giovani che da tutta Italia partirono per il fronte, per una guerra della quale non conoscevano il motivo. Tanti i ragazzi sardi che lasciarono la loro terra per andare a servire un ideale di Patria, di obbedienza, di orgoglio, e spesso a costo della vita. I nostri caduti sardi furono quasi 4 mila, quasi 10 mila i mutilati e feriti. Per questo sentiamo il Milite Ignoto come uno di noi, uno anche della nostra Sardegna. Egli rappresenta tutti, incarna lo spirito di eroismo e generosità dei nostri giovani e la loro disponibilità al sacrificio per il bene dell’intera comunità”.
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