Quattro ori e tre bronzi. È il lusinghiero bilancio della spedizione sarda ai Campionati Italiani di Roma organizzati dalla Federazione Italiana Nuoto che si sono svolti dal 4 all’11 agosto allo Stadio del Nuoto. Mattatore è stato il giovanissimo Fabio Dalu dell’Esperia Cagliari con due medaglie d’oro negli 800 e 1500 stile libero maschile. Dalu, classe 2000, ha inoltre stabilito il nuovo record sardo assoluto nei 400 stile libero, piazzandosi al quinto posto assoluto.
Anche la ranista cagliaritana Francesca Zucca, classe 2005, sempre dell’Esperia Cagliari, ha vinto l’oro con una straordinaria performance nei 100 femminili juniores, ma si è fatta valere pure nei 200 con un bel bronzo. Le altre medaglie sono state vinte da Samuele Congia dell’Antares Cagliari (2003), oro nei 50 stile libero juniores e bronzo nei 100. Non c’è solo il sud Sardegna a guarnire il medagliere sardo: Anna Conti da Porto Torres (classe 2003, tesserata della Sport Full Time Sassari) ha infatti conquistato la medaglia di bronzo nei 400 misti cadette.
“Ringrazio di cuore i nostri medagliati per le belle sensazioni regalateci – afferma il presidente del Comitato sardo Danilo Russu – e ciò significa che si sta lavorando molto bene. Nonostante le complessità logistiche causate dalla pandemia, negli ultimi due anni i nostri corregionali hanno realizzato cose sensazionali da custodire gelosamente negli annali. Oltre agli ultimissimi podi, penso alle partecipazioni ai Campionati Europei giovanili di Samuele Congia e Alice Maggioni, alle convocazioni in nazionale di Fabio Dalu e Marcello Guidi, ai numerosi primati personali e regionali conseguiti. Dobbiamo continuare nella nostra missione da collante con le società, nella speranza che già da settembre si possa ripartire, affinché i vivai possano contare sul nostro apporto per garantire sempre più qualità alle sessioni quotidiane in piscina, sebbene ci sia un buco di due anni da colmare. Faccio un applauso alle singole squadre nostrane che sono riuscite a barcamenarsi in una situazione per niente facile e ancora complicata da risolvere e legata all’emergenza Covid-19. Ma anche su questo versante non mancheremo di far sentire la nostra voce per risaltare le evidenti difficoltà”.
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