Sacchetti in mezzo al marciapiede, materassi abbandonati. Ogni genere di porcherie lasciate in mezzo alla strada. Ma anche mastelli invadenti che puzzano al sole e non sempre vengono svuotati tempestivamente. Fotografie e post testimoniano quotidianamente sui social network l’inciviltà di pochi ma fastidiosi cagliaritani e le carenze del nostro sistema di raccolta differenziata porta a porta.
La questione dei rifiuti, d’altronde, è una questione dirimente per una buona amministrazione. Non è un caso che anche l’ultima campagna elettorale a Cagliari sia stata combattuta soprattutto su questo tema.
Ieri nella sua pagina personale il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu ha esposto alcuni numeri che possono far capire l’entità del fenomeno e come l’amministrazione cittadina sta cercando di porvi rimedio.
Negli ultimi sei mesi la polizia municipale ha fatto ben 280 verbali (46 al mese, 1,5 al giorno) di cui 98 per rifiuti non conformi, 84 per mancato rispetto di orari e giorni di esposizione, 56 per abbandono di rifiuti generici, 42 per conferimento nei mastelli altrui, danneggiamento di mastelli e altre violazioni.
Sono state inoltre comminate sanzioni da 100 a 6000 euro oltre ad alcuni provvedimenti penali.
“Il nostro impegno contro l’abbandono di rifiuti è concreto e i risultati sono tangibili – scrive Truzzu, invitando i cittadini cagliaritani a segnalare al Comune chi abbandona i rifiuti -. Siamo sulla strada giusta ma la lotta agli incivili è ancora lunga. Noi non ci fermiamo, con controlli costanti e nuove sanzioni. Per vincere questa battaglia serve però l’aiuto di tutti”.
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