Un Commissario per l’emergenza del Montiferru. Lo hanno sollecitato i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Samuele Piddiu, Gavino Carta e Francesca Ticca incontrando questa mattina i sindaci dei territori devastati dagli incendi. I sindacalisti hanno inoltre chiesto un incontro alla Giunta regionale guidata dal presidente Christian Solinas con l’appello di coinvolgere maggiormente le comunità locali attraverso un coordinamento di livello regionale. “La Giunta non può continuare ad agire senza dialogare con le istituzioni locali, le parti sociali e le organizzazioni dei lavoratori sempre in prima linea, nella quotidianità e nell’emergenza”, scrivono Piddiu, Carta e Ticca in una nota congiunta.
Quel che è emerso nell’incontro – si legge – è stata la solitudine dei sindaci, l’impotenza provata nei tragici momenti in cui – come qualcuno ha lamentato – insieme ai mezzi a disposizione, soprattutto aerei, è mancata una regia degli interventi. E ora che si cerca di superare lo shock, nella disperazione di aver perso un patrimonio ambientale e economico, il timore è che l’affetto e la solidarietà che oggi, sull’onda emotiva, sono arrivate dalle istituzioni regionali e nazionali, non si traducano poi in fatti concreti.
“L’auspicio – hanno detto Piddiu, Carta e Ticca – è che chi oggi esprime parole di vicinanza e solidarietà non dimentichi domani che dopo una catastrofe è necessario ricostruire, destinare e investire le risorse, anche per far sì che non si ripeta”.
Secondo i segretari confederali, i fondi del Recovery e quelli del quadro comunitario europeo rappresentano un’opportunità ma “per coglierla occorre costruire un quadro organico di interventi coordinati che devono essere discussi con le istituzioni locali e le parti sociali, con chi insomma, ognuno con responsabilità diverse, può e deve dare un contributo per voltare pagina, ripartendo anche da un approccio culturale e produttivo del paesaggio, dei boschi e del mondo agro-pastorale, come valori da presidiare, preservare e valorizzare sotto il profilo ambientale ed economico”.
I sindacati hanno infine sottolineato la necessità di risorse e mezzi adeguati per la lotta agli incendi: ad esempio nell’Agenzia Forestas e nel Cfva, dove “l’età media dei lavoratori è intorno ai 58/60 anni, il quaranta per cento dei circa mille dipendenti fra due o tre anni andrà in pensione e non c’è ancora un piano per potenziare l’organico”.
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