Il futuro della Città Metropolitana di Cagliari è racchiuso nella sostenibilità, nella valorizzazione della filiera agroalimentare e del patrimonio culturale, nella connessione infrastrutturale e digitale e nella transizione energetica. Sono queste le 5 azioni di sistema prioritarie emerse dal Piano Strategico Metropolitano, il documento programmatico che definisce le politiche e i progetti per lo sviluppo del territorio nei prossimi dieci anni approvato ieri all’unanimità dalla Conferenza dei sindaci e dal Consiglio metropolitano.
Il più importante atto di indirizzo della Città Metropolitana, nato dopo un lungo processo partecipato durato quasi due anni al quale hanno preso parte i 17 sindaci del territorio, 2300 cittadini, 400 stakeholder pubblici e privati e 120 tra imprese e professionisti, ha ottenuto il plauso bipartisan di maggioranza e opposizione, che hanno lavorato assieme nell’interesse dei cittadini.
“Il merito del Piano Strategico è di tutti, anche di chi ha iniziato questo percorso anni fa, con l’unico obiettivo comune di fare le cose giuste, se poi siano di destra o di sinistra lo decideranno i cittadini”, ha commentato il sindaco metropolitano Paolo Truzzu al termine della seduta.
“Identità e innovazione sono il valore aggiunto del nostro Piano Strategico in un mondo in cui domina l’omologazione”, afferma Truzzu. “Ascoltare il territorio ci ha permesso di capire meglio chi siamo e di valorizzare ciò che abbiamo in chiave moderna, senza scadere nel tradizionalismo, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita sia dei residenti che dei visitatori, per vacanza o lavoro”.
Il processo di piano, intrapreso nel settembre 2019 con un’analisi del territorio e proseguito con il confronto con cittadini, sindaci e stakeholder, ha portato alla stesura di un piano strategico preliminare a dicembre 2020, seguito da una coprogettazione partecipata dalla quale sono emerse 13 azioni di sistema. Tra queste, i consiglieri metropolitani hanno individuato 5 priorità:
ANELLO SOSTENIBILE – La politica portante è la creazione di una gestione integrata della rete verde della Città Metropolitana, con progetti per l’implementazione del verde urbano, la realizzazione di opere per la mitigazione del rischio idraulico, l’interconnessione dei percorsi di mobilità dolce tra i comuni e in particolare tra aree verdi e zone umide (Gutturumannu e Santa Gilla, Sette Fratelli e Molentargius);
SMART FOOD – Racchiude la valorizzazione della filiera agroalimentare, in particolare con la riqualificazione dei mercati civici, il supporto ai distretti rurali e la creazione di orti urbani;
PRO MUOVIAMOCI – Mira a valorizzare il patrimonio culturale del territorio attraverso percorsi turistici volti a scoprirne l’identità, dal mare all’entroterra;
+CONNESSI – L’obiettivo principale è quello di giungere alla chiusura dell’anello della metropolitana leggera, ma anche implementare il sistema di trasporto via mare e la connessione digitale attraverso l’estensione della fibra ottica a tutti i comuni del territorio;
ENERGETICA – L’intento è combattere su scala locale il problema globale dello spreco energetico, attraverso l’efficientamento, in particolare degli edifici pubblici, e la creazione di distretti energetici.
Altre azioni di sistema riguardano le politiche sociali e del lavoro, la vita attiva dei cittadini, la promozione dell’economia circolare e l’implementazione del sistema portuale, la destagionalizzazione del turismo, l’innovazione e la digitalizzazione.
“Con l’approvazione del Piano Strategico, frutto di un lungo lavoro che ha recepito le proposte di tutti i portatori di interesse del territorio, finalmente ci dotiamo del più importante strumento di pianificazione con il quale dettiamo le principali direttrici dello sviluppo verso una Città Metropolitana del futuro innovativa, sostenibile e resiliente”, spiega il consigliere metropolitano delegato alla Pianificazione Strategica Umberto Ticca. “E’ un documento programmatico ambizioso che ha una fortissima coerenza con le linee di finanziamento europee, nazionali e regionali e ci dà la possibilità di lavorare fin da subito a progetti concreti”, aggiunge Ticca.
“Il percorso ha visto una concreta partecipazione non solo dei comuni ma anche delle associazioni di categoria e dei sindacati”, sottolinea il direttore generale della Città Metropolitana Stefano Mameli. “Questa condivisione a 360 gradi deve essere la base affinché il Piano possa essere incluso di diritto nell’ambito del nuovo ciclo di programmazione 2021-2027 della Regione Sardegna”.
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