Sarà istituita una sottocommissione che si occuperà di studiare una nuova attuazione dell’articolo 43 dello Statuto speciale della Sardegna, in modo da far cadere la contestazione contenuta nel ricorso del Governo contro la legge 7 del 2021 “Riforma dell’assetto territoriale della Regione”, che rileva la mancata consultazione delle popolazioni attraverso un referendum preventivo.
E’ quanto è stato deciso oggi nel corso della seduta della commissione Autonomia e Riforme, presieduta da Pierluigi Saiu (Lega), che ha sentito in audizione l’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna.
“Il Governo – ha sottolineato il presidente Saiu – non ha messo in discussione l’assetto territoriale scelto dalla Sardegna, nell’esercizio delle sua autonomia, né il numero delle province e città metropolitane, né i costi per il loro esercizio, ma la non applicazione dell’articolo 43 dello Statuto speciale sardo”. Ed è su questo punto che la Commissione lavorerà per arrivare a una soluzione che garantisca l’autonomia della Sardegna e che, allo stesso tempo, risolva il problema sollevato dal Governo. Si cercherà, dunque, prima una soluzione condivisa, lasciando come ultima strada da percorrere lo scontro in giudizio. Un percorso condiviso anche dall’assessore Sanna, che però si è detto “perplesso per la decisione del Governo di impugnare la legge per la non applicazione dell’art. 43, visto che in altre occasioni, a partire dall’istituzione della provincia di Oristano nel 1974 fino all’istituzione della Città metropolitana di Cagliari nel 2016, non è stato richiesto il referendum preventivo”.
Sanna ha sottolineato che “a legislazione invariata sono state fatte scelte diverse”, ma si è detto “d’accordo a lasciare lo scontro con il Governo come ultima strada, prospettando l’ipotesi di coinvolgere le popolazioni interessate con un referendum confermativo”. Il consigliere del Pd, Roberto Deriu, ha evidenziato “l’importanza del ricorso presentato dal Governo, che riconosce lo Statuto sardo come norma costituzionale vigente e non derogabile”. “E’ una vittoria dell’autonomia della Sardegna – ha evidenziato Deriu, che ha suggerito – l’istituzione della sottocommissione che lavori per una nuova applicazione dell’articolo 43”. Una proposta che è stata condivisa dal presidente del Parlamentino e dagli altri commissari. Saiu ha anche evidenziato, in attesa del lavoro della sottocommissione, la “necessità di modificare anche la norma transitoria della legge 7 che prevedeva termini perentori per la sua applicazione”.
Nel corso della seduta è intervenuto il consigliere Giorgio Oppi (Udc Cambiamo), che ha sollecitato i commissari della maggioranza a una “maggior presenza in commissione e più celerità e decisione nell’affrontare i temi di competenza del parlamentino”. Ignazio Manca (Lega) ha parlato di un “ricorso di natura giuridica e politica”, mentre il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda, ha confermato la “contrarietà a questa legge” e ha ricordato “che il Governo potrebbe, in un secondo momento, impugnare la legge anche per altri aspetti”. Il consigliere del Psd’Az, Giovanni Satta, ricordando di essere uno dei firmatari della proposta di legge per l’istituzione della provincia della Gallura, ha evidenziato che “i sindaci del territorio che rappresenta si sono già espressi a favore all’unanimità, e che è d’accordo a cercare un dialogo con il Governo e non lo scontro, nel rispetto della volontà delle popolazioni”.