Rischio frana sulla strada statale 126, in prossimità dei famosi fanghi rossi. Lo scrive il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, dietro segnalazione dell’Anas che, da oggi, interverrà per la messa in sicurezza della parete rocciosa che delimita i fanghi rossi, determinando “la parziale chiusura della carreggiata stradale e il posizionamento dell’ennesimo semaforo lungo la 126 in direzione Bindua”, scrive il primo cittadino.
Inoltre, prosegue Usai, “l’ordinanza di Anas prevede un’ interdizione della carreggiata fino al 30 Luglio, ma l’azienda garantisce, per il tramite del proprio responsabile, che si potrà ripristinare il doppio senso di circolazione entro 10 giorni lavoratori, restringendo la carreggiata e abbassando ulteriormente il limite di velocità consentito eliminando così il semaforo”.
Nonostante l’avvio dei lavori, denuncia il sindaco, rimane un problema, ossia quello che “coinvolge la Regione Sardegna e Igea. A quanto dichiarato da Anas, infatti, l’intervento sul costone roccioso si renderebbe inutile senza un più complessivo intervento di messa in sicurezza sulla parte superiore dei fanghi rossi, di competenza Igea”.
Non solo. Il primo cittadino di Iglesias, nella serata di lunedì ha emanato un’ulteriore ordinanza, sempre rivolta ad Igea, “sulla messa in sicurezza del ponte di Campo Pisano all’altezza della Galleria. Ancora una volta Anas segnala e minaccia la possibile di chiusura della strada, a causa di ulteriori fenomeni di crollo del ponte di proprietà della società mineraria“.
Questi disagi, scrive il sindaco su Facebook, non fanno altro che causare “un danno economico” per la zona del Sulcis Iglesiente, di cui ne denuncia l’abbandono “anche con azioni di protesta plateari”.
Il post del sindaco Usai