Dopo la denuncia del ‘Comitato per il Diritto alla Salute della Provincia di Oristano’ che ha segnalato nei giorni scorsi un disservizio legato all’esecuzione dell’emogasanalisi, è arrivata la replica dell’Assl di Oristano che, attraverso una nota ufficiale, rimpalla la responsabilità sull’Ats: “L’attività non è totalmente sospesa, ma da sabato 22 maggio il Laboratorio Analisi del San Martino sta procedendo a effettuare questo tipo di analisi attraverso metodiche alternative, in quanto mancano i reagenti, che sono già stati richiesti ai servizi Ats competenti e che la Assl sta comunque provvedendo ad acquistare in urgenza per le immediate necessità”.

Questo uno dei tanti di una lunga lista di problemi che riguarda l’ospedale del capoluogo arborense: “I cittadini oristanesi subiscono le scelte scellerate della nostra politica ogni giorno più rassegnati da diverso tempo chiediamo risposte alle istituzioni regionali e locali che non arrivano, siamo stanchi”, afferma la dottoressa Maria Carmela Manca rappresentante e portavoce del Comitato per il Diritto alla Salute.
Le “metodiche alternative“ di cui si parla nella nota con cui si sta cercando di arginare il problema sembrerebbero consistere nell’utilizzo dell’apparecchiatura ad uso del 118.

Sulla vicenda è intervenuto anche il chirurgo oristanese Ivan Tomasi consultant surgeon al St Thomas hospital Di Londra – “Quanto sta accadendo ad Oristano è incredibile: qui a Londra ci sono macchine di emogas ovunque in ospedale; è considerato alla pari di un elettrocardiogramma necessario per individuare un acidosi metabolica, un infarto intestinale o cardiaco, ancora l’emogas da informazioni sulla funzionalità renali, sono analisi di cui non è possibile fare a meno al giorno d’oggi. Sono strumentazioni che devono essere presenti in pronto soccorso, in terapia intensiva, in dialisi e in unità coronarica”, spiega il dottor Tomasi. “Inoltre – prosegue – in riferimento alla nota dell’ufficio stampa dell’ospedale non mi risulta che esistano metodiche alternative all’emogasanalisi.”

Intanto il Comitato si mobilita nuovamente con una manifestazione che si terrà sabato 5 giugno in piazza Roma ad Oristano dalle 10 alle 12 .“È importante rimarcare che speriamo in una nutrita partecipazione di cittadini, comitati, associazioni e sindacati”, spiega la portavoce. “La salute è un nostro diritto che purtroppo in questo momento dobbiamo ottenere combattendo con unghie e con i denti. Chiediamo ai cittadini di aderire alla nostra protesta e invitiamo anche i colleghi sanitari a farlo: non devono avere paura”, conclude la Manca.

Erminia Tanda