Bonorva: Operazione dei Carabinieri, sequestrati 45 kg di marijuana e 5 arresti

Gli stratagemmi adottati dai malviventi gli hanno consentito di non fermarsi neanche durante il periodo pandemico

All’alba di stamani i Carabinieri della Compagnia di Bonorva (Ss), con il supporto di militari del Comando Provinciale di Sassari, dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna e del Nucleo Cinofili, hanno seguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Sassari nei confronti di 7 indagati e notificato l’informazione di garanzia ad altri 10 persone per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

Sono stati sottoposti agli arrestati domiciliari 5 indagati, S.G 34enne di Bono, T.A 43enne di Bonorva, S.G cl. 30enne di Bonorva, M.G 39enne di Bonorva, F.G 28enne anch’egli di Bonorva e all’obbligo di dimora D.M 28enne di Giave e S.S 28enne di Bonorva.

L’operazione denominata “KM 170” è il risultato di un’indagine anti-droga condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Bonorva sotto la direzione diretta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Sassari Giovanni Porcheddu, durata circa un anno ed avviata a seguito del sequestro di circa 400 grammi di marijuana in una casa cantoniera del Comune di Giave. I militari utilizzando le tradizionali tecniche d’indagine come i pedinamenti ed osservazioni a distanza, nonché quelle tecniche, hanno potuto accertare e ricostruire una rete di soggetti dediti all’attività di spaccio che agivano sul territorio di Bonorva e dei paesi vicini. Gli stessi, infatti, dopo aver creato saldi legami con altri sodali a Bono e Alghero acquistavano sia marijuana che cocaina per immetterlo principalmente nel mercato bonorvese, specializzandosi sempre più nel garantire un prodotto di qualità e nel fidelizzare con gli assuntori dai quali la domanda diveniva sempre più incessante.

Gli stratagemmi adottati dai malviventi gli hanno consentito di non fermarsi neanche durante il periodo pandemico: parole criptiche, incontri di persona e pagamenti dissociati dalla cessione erano alla base del loro modus operandi, con il quale erano riusciti a centralizzare sul territorio di Bonorva il mercato illegale degli stupefacenti fino ad allora poco esplorato e ramificato. Inoltre, nel corso delle indagini i Carabinieri hanno avuto modo di appurare che alcuni consumatori e rivenditori al dettaglio riuscivano a pagare le forniture di stupefacente anche grazie ai fondi percepiti dallo Stato tramite il Reddito di cittadinanza. La droga recuperata nel corso delle indagini e quella sequestrata durante le perquisizioni effettuate stamani, ammonta complessivamente a 45,5 kg di marijuana, 600 grammi di hashish, 70 di cocaina. I Carabinieri hanno denunciato due Bonorvesi per detenzione abusiva di un fucile tipo doppietta cal. 12 che non era stato regolarmente denunciato alle autorità competenti.

Parte dell’operazione è stata svolta anche nel Comune di Bitti dove sono stati denunciati altri tre soggetti che detenevano 350 kg circa di marijuana sativa impacchettata e pronta alla vendita in violazione della normativa relativa alle modalità di trattamento e stoccaggio della cosiddetta canapa light. L’intervento di oggi rappresenta un’azione decisa delle Istituzioni volta a stroncare nettamente l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio che, nel caso di specie, aveva assunto dimensioni preoccupanti soprattutto in quanto estremamente pervasiva del tessuto sociale, in particolare nel piccolo paese di Bonorva.