“Riscontriamo oggi più che mai l’assenza totale di interventi forti da parte della Presidenza nei confronti del Governo centrale e alcun passo in avanti è stato fatto rispetto all’ultimo tavolo del 3 marzo”. Lo scrivono i sindacati di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.
“Non riscontriamo dalla Regione Sardegna alcuna messa in campo di qualsivoglia strategia” lamentano, “tantomeno un piano politico-istituzionale che abbia come obiettivo il concreto rilancio del Terminal Internazionale di Transhipment di Cagliari. Rimarchiamo, inoltre, il persistente inutilizzo di plurimi strumenti validi utili ad attrarre nuovi investitori, quali un serio scouting istituzionale, fondi propedeutici all’ ammodernamento infrastrutturale e progetti da inserire nel Recovery Plan, così come fatto da altre Regioni per i loro Terminal e nei loro porti”.
Quello che le sigle richiedono è che la Giunta “renda finalmente nota quale posizione intende compiutamente prendere sulla portualità e in particolar modo sul rilancio del transhipment, e che acquisisca consapevolezza sulla certezza che il Porto Industriale di Cagliari possa essere un volano trainante per l’industria isolana e i trasporti delle merci via mare, in quanto unico collegamento diretto della Sardegna con il resto del mondo”, conclude la nota.