Il lussuoso yacht battente bandiera delle Isle Vergini era arrivata in Sardegna nel 2015 Si è conclusa, dopo diversi mesi di serrata attività, un’indagine condotta dai militari della Guardia Costiera di Alghero (Ss) e dal personale ispettivo della Sezione Antifrode dell’Agenzia Dogane di Sassari in merito a reati di contrabbando e di evasione dell’Iva all’importazione di beni mobili.
La Polizia Giudiziaria, che ha operato sotto lo stretto coordinamento del pm Giovanni Porcheddu della Procura di Sassari, ha accertato che una barca a vela da diporto del un valore stimato sul mercato di circa 1milione e mezzo di euro e battente bandiera delle Isole Vergini Britanniche, ha soggiornato nelle acque territoriali italiane e quindi comunitarie ben oltre i 18 mesi di ammissione temporanea consentiti dalla legge.
Gli accertamenti, che hanno toccato aspetti sia di natura meramente doganale e sia afferenti tematiche a carattere squisitamente tecnico, hanno portato a stabilire in maniera incontrovertibile che la lussuosa imbarcazione, ormeggiata nel porto di Alghero, ha effettuato la sua ultima traversata in acque extra Ue nell’anno 2015.
Quindi, ai fini della normativa, la permanenza prolungata in acque dell’Unione Europea ha fatto scattare in capo al proprietario, residente all’estero, l’imputazione per i reati di contrabbando ed evasione delle imposte essendosi, di fatto, concretizzata l’evasione di diritti doganali quantificabili in circa 330mila euro.
L’imponente nave da diporto è stata posta, pertanto, sotto sequestro preventivo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha coordinato le indagini.