Alla fine, anche dopo i fischi finali delle partite della 20.45, il pareggio è un buon passo avanti. Perde il Benevento a Bergamo con l’Atalanta, pareggia lo Spezia, perde il Toro e vince il Genoa. Cagliari-Fiorentina invece porta in dote alla Viola la salvezza aritmetica e un buon punto ai rossoblù. Quadretto non proprio idilliaco, ma neppure a tinte troppo fosche. Insomma, cerchiamo di vedere positivo.
Non si può dire che il popolo rossoblù sia felice, ma è chiaro che si tratta di un altro capolavoro tattico e psicologico di mister Semplici. Su questo non c’è dubbio. I tifosi del Cagliari hanno il palato fine e ieri sera serpeggiava un pizzico di delusione per l’assenza totale di calcio alla Sardegna Arena e un po’ di amarezza per i due punti ‘persi’ in una partita certamente alla portata dei rossoblù. Certo, piacerebbe a tutti vedere sempre Manchester City-Chelsea, o Real Madrid-Barcelona, ma qui bisogna tenere i piedi per terra e ricordarci che fino a due mesi fa il Cagliari era spacciato e nessuno credeva in questo vero e proprio miracolo sportivo. Ora ci siamo e bisogna tener duro fino al fischio finale del campionato.
Lo ha detto a chiare lettere anche Semplici a fine gara: “Si poteva fare di più, ma queste sono partite difficili, a Benevento avevamo speso molto e affrontavamo una squadra del valore della Fiorentina che ci ha lasciato pochi spazi. Sarebbe stato bello avere più coraggio, proporre qualcosa di più, ma quando l’obiettivo è vicino dopo aver giocato così tante belle partite e conquistato così tanti punti, può capitare anche questo. Vorrà dire che dovremo raccogliere altri punti nelle due gare che mancano”.
Del resto i tifosi rossoblù sono abituati a questi finali al cardiopalma, peraltro sempre con la Viola. Tre anni fa in quella trasferta al Franchi (dove si celebrò la cerimonia ufficiale del ritiro della maglie numero 13 in memoria di Davide Astori) fu Pavoloso a regalare la salvezza con la solita incornata su cross di Lykogiannis. Alla 38° giornata, gara di chiusura della stagione 2017/18, il Cagliari vinse 1-0 in casa l’Atalanta. Retrocessero Crotone, Verona e Benevento, con buona pace della Lonardo. La storia recente porta bene dunque, quindi avanti con concentrazione e prudenza, lasciando da parte polemiche, pagelle e soprattutto voci di mercato. In fin dei conti Semplici è riuscito a tenere alta la concentrazione dei suoi ragazzi senza farli invischiare nelle pretestuose illazioni della coppia Mastella-Lonardo che miravano solo a destabilizzare l’ambiente.
Niente di tutto ciò. Il mister ha tenuto la squadra in pugno e l’ha ribadito ieri a fine gara (c’era anche Rog in tribuna, segnale molto importante): cerchio con abbraccio a centrocampo e testa al Milan. Certo, dopo lo 0-7 rifilato ieri sera al Toro sarà difficile mettere le briglie allo scatenato Diavolo, ma non è neppure detto si debba partire con le bende già sulla testa? La palla è rotonda, Napoli ce lo ha ricordato, e questa squadra è in grado di portare a casa il 7° risultato utile consecutivo. Per la città, per la Sardegna e per gli emigrati.