Migliaia di ettari bruciati dalle gelate che hanno interessato tutta la Sardegna nei giorni scorsi. Un quadro molto pesante quello che emerge dalle prime rilevazioni effettuate dalle aziende agricole, con percentuali compromesse altissime, nei casi più gravi si arriva fino al 70-80 per cento. Tante le zone colpite, da Alghero fino al sassarese, Gallura, Goceano, Baronia, Marghine, Oristanese, Medio Campidano, Sulcis, Parteolla.

Le temperature alte delle scorse settimane hanno favorito il risveglio della vegetazione che si è presentata vulnerabile a questo abbassamento delle temperature. A subire i maggiori danni sono i vigneti ma anche ortaggi e frutteti. “È fondamentale una quantificazione immediata dei danni e contemporaneamente attivare le richieste da parte dei Comuni, con i quali stiamo già interloquendo, dello stato di calamità – afferma il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – Un quadro preciso e attendibile sui danni lo avremo nei prossimi giorni anche perché su alcune colture gli effetti non sono immediati, ma è comunque già evidente che le perdite sono ingenti e in alcuni casi avranno anche delle conseguenze per le prossime annate”.
Sotto accusa i mutamenti del clima con la richiesta reiterata di aprire un forum permanente dove si dovranno studiare e sperimentare metodi di mitigazione e una agricoltura più resiliente. Appello alla Regione perchè sia vicina al mondo agricolo con interventi di ristoro immediati e accelerando la chiusura della liquidazione della siccità del 2017 e delle calamità del 2018.

Per le stesse motivazioni, il Comune di Oliena ha deciso di chidere lo stato di calamità naturale, con il tentativo di alleviare almeno le perdite. “Il danno interessa oltre l’80 per cento del territorio comunale. Le aziende colpite hanno subito danni in alcuni casi sul 100 per cento della produzione di quest’anno con gravi ripercussioni anche sulla successiva”, dice il primo cittadino, che aggiunge “abbiamo già segnalato informalmente alla Regione la situazione e nei prossimi giorni adotteremo una delibera dichiarando lo stato di calamità naturale. Chiediamo un pronto intervento al fine di ottenere un risarcimento per le aziende colpite. Siamo seriamente preoccupati per l’economia del paese già fortemente in crisi per via delle restrizioni dovute al Covid. Il settore agricolo che in parte era riuscito a salvarsi adesso si vedrà costretto ad affrontare questo ulteriore dramma”, conclude il sindaco.