Dieci regole, in italiano e in limba, per dire #NOalbullismo e ad ogni forma di violenza, anche verbale, online e offline. La Regione Sardegna e il Corecom fanno fronte comune contro queste gravi forme di soprusi, che portano sempre più spesso ad un crescendo di violenza non solo verbale, a pressioni psicologiche, che assumono una rilevanza sempre maggiore tra i più giovani.
Si tratta di fenomeni che raggiungono soglie di allarme sociale al punto da rappresentare, come rilevano le cronache quotidiane, scenari drammatici. Ancor più grave è però quando i soggetti portatori di violenza riescono a restare nell’ombra, protetti, in un meccanismo subdolo, dalle loro stesse vittime che per paura di subire ulteriori aggressioni, restano in silenzio, isolate con la propria sofferenza. Da questi propositi nasce il decalogo, realizzato nelle versioni in lingua italiana e in lingua sarda, che verrà diffuso sul web dai canali Facebook e Instagram della Regione Sardegna, e farà da apripista ad ulteriori azioni di comunicazione sul tema. Dieci “raccomandazioni”, rivolte principalmente alle ragazze e ai ragazzi affinché prendano coscienza del fenomeno e riescano a contrastarlo, con un messaggio rivolto anche agli adulti, chiamati a vigilare e ad agire. Il Manifesto nasce dalla collaborazione tra il Servizio Comunicazione istituzionale della Direzione generale della Presidenza e il Corecom, e fa parte di un progetto nazionale con le altre regioni e province autonome, per la valorizzazione delle lingue delle minoranze storiche. Chi subisce un atto di bullismo o assiste a un episodio può contattare il numero di emergenza 114 del Telefono Azzurro.