“In seguito al sollecito delle associazioni del terzo settore, già alcune Regioni avevano anticipato la scelta del ministro Roberto Speranza. Altre hanno attuato tempestivamente l’ultima direttiva governativa. La Sardegna, invece, dopo più di 2 settimane dalle disposizioni ministeriali, non ha ancora messo in atto la nuova ordinanza del Ministero della Salute”. La denuncia arriva dal Partito democratico di Capoterra, a firma di Isabella Murtas e Francesco Piras.
I due esponenti dem spiegano che il piano di somministrazione delle dosi del vaccino anticovid per chi è affetto da disabilità gravi sia stato avviato, da parte del Governo, il 12 marzo 2021 attraverso le “Raccomandazioni ad interim”, “definendo prioritarie alcune categorie di cittadini portatori di disabilità gravi ai sensi della Legge 104/92, i loro familiari conviventi e coloro che si prendono cura (caregiver) e che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita o a contratto”. Ma la Regione Sardegna niente ha fatto in merito. “Questa inadempienza ricade pesantemente sulle famiglie capoterresi che vivono con uno o più familiari disabili. Auspichiamo che la RAS – Regione Autonoma della Sardegna si attivi tempestivamente, in accordo con le amministrazioni locali, per vaccinare tutti i cittadini disabili, prevedendo anche il c.d. ‘Vaccino a domicilio’, sia per le categorie fragili che per le loro famiglie o i caregivers”.
Per Murtas e Piras, “il tema dell’assistenza ai cittadini portatori di disabilità deve divenire prioritario nell’agenda di governo della nostra Regione, giacchè a causa della pandemia, gran parte dell’assistenza a loro dedicata è stata annullata o drasticamente ridotta, facendo ricardere sulle famiglie la quasi totalità dell’assistenza. Tutti i cittadini devono essere vaccinati perché siamo sullo stesso mare, ma non certamente tutti sulla stessa barca”, concludono.