La possibilità di potersi spostare nelle seconde case all’infuori della propria regione, concessa dal Governo Draghi, vede contrari diversi partiti della Sardegna, unica regione bianca in tutta Italia.
La Regione, che dall’8 marzo prevede tamponi rapidi in ingresso nell’Isola, non ha ancora preso una decisione. La maggioranza di centrodestra non si pronuncia, ma Fratelli d’Italia, che a Roma rappresenta la minoranza di Governo, prende posizione. “E’ davvero cambiato poco da Conte a Draghi – attacca il capogruppo in Consiglio regionale Francesco Mura – adesso che la situazione è diventata più grave si consentono i trasferimenti dalle zone rosse alle zone bianche. In questo modo anche il governo Draghi dimostra di non avere rispetto per la Sardegna”.
In linea di massima è sbagliato permettere gli spostamenti dalle zone rosse anche per l’opposizione di centrosinistra. Di sicuro, sostiene il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus, “sarebbe necessario organizzare meglio i controlli agli arrivi: a Pasqua ci aspettiamo anche il ritorno degli emigrati e quando il numero dei passeggeri in entrata aumenterà, il sistema di controlli rischia di andare in tilt”. Più netto il M5s che ritiene “inaccettabile abbassare la guardia” e lancia un appello: “Solinas abbia un sussulto e, come fatto dal presidente della Valle d’Aosta, provveda a emanare un’ordinanza che ci protegga da questa annunciata invasione”. Secondo i consiglieri Roberto Li Gioi, Michele Ciusa, Desirè Manca, Alessandro Solinas “è necessario ricordare quanto accaduto lo scorso anno ed evitarlo ad ogni costo. Invece sta purtroppo accadendo che le maglie dei controlli si siano già allentate, soprattutto nei porti, in cui decine di passeggeri sarebbero già sbarcati senza essere stati controllati. Un fatto gravissimo. Soltanto attraverso le vaccinazioni e rigidi controlli agli arrivi si potrà difendere la salute dei sardi e a preservare la nostra zona bianca. Occorrono maggiori controlli, rigorosi e frequenti”.
“Il Governo adotti subito un provvedimento per bloccare gli spostamenti verso le seconde case fuori dai territori regionali”. E’ l’appello di Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia-Sardegna. “Non si può chiudere tutto nella Penisola con le zone rosse – evidenzia il forzista- e rischiare di provocare uno sfollamento verso la Sardegna, con gravissime conseguenze per un’isola che, con moltissimi sacrifici, è riuscita a ridurre i contagi fino a diventare zona bianca. Non bisogna ripetere l’errore compiuto dal Governo Conte, che consentì l’arrivo senza controlli di milioni di persone con il paradosso che si arrivò ad additare come isola di untori una terra in cui il virus non c’era ed è stato importato. Bisogna preservare l’isola per chi ci vive e per chi la ama, che deve poter venire quando sarà garantita la sicurezza e la salute pubblica. Per questo – ha concluso Cappellacci- bisogna con la massima urgenza correggere il tiro ed evitare che sul Governo pesi come un macigno una pesantissima responsabilità in termini di contagi, di vite umane e di conseguenze sull’economia sarda”.
Ora, per restare in zona bianca bisogna non superare gli 815 contagi in una settimana. Vuol dire che il limite medio è di 116 contagi al giorno. Negli ultimi quattro giorni – da venerdì ad oggi – sono stati 106, 103, 118 e 74. Il presidente della Regione, di sicuro, dovrà tenere conto di questi numeri nel decidere se permettere o meno gli arrivi nelle seconde case.
‘La possibilità di spostarsi nelle seconde case dalle zone rosse, sebbene limitatamente a coloro che abbiano un titolo di godimento della stesse antecedente al 14 gennaio 2021, potrebbe compromettere la nostra attuale situazione sanitaria”. Lo dichiara Romina Mura del Partito democratico della Sardegna. “L’arrivo indiscriminato presso le seconde case durante il ponte pasquale deve essere evitato attraverso la previsione di specifiche disposizioni. Perciò ritengo fondamentale l’adozione di ordinanza da parte del Presidente Solinas che stabilisca regole precise, come stanno facendo altri presidenti regionali”.