Cani (Pd): “Altra batosta per Solinas”

“La decisione del Tar Sardegna a proposito della permanenza della Regione in zona arancione certifica l’ennesimo scivolone dell’esecutivo regionale davanti alla pandemia. Davanti a questa situazione non possiamo che confermare la posizione assunta i giorni scorsi quando abbiamo detto al presidente che, per un cambiamento della fascia di permanenza della Regione, avrebbe dovuto ammettere un errore nei dati”. Lo afferma, in una nota, il segretario regionale del Pd, Emanuele Cani. “Siamo davanti a una situazione di grave crisi sanitaria ed economica e dalla Regione non vediamo che spot. Siamo ancora ben lontani dalla soluzione dei problemi. Sarebbe il caso – conclude Cani – che il presidente e il suo esecutivo si occupassero di trovare soluzioni concrete ai problemi delle persone anziché giocare a fare la guerra al Governo o a chi non è in sintonia”.

Lapia: “Fallimento gestione Regione”

“Non è con roboanti proclami o con il braccio di ferro con il Ministero della salute di fronte alla giustizia amministrativa che si fanno valere le proprie ragioni ma con un’azione di contenimento del virus efficace, quell’azione che il presidente della Regione, Christian Solinas e il suo assessore alla Sanità Mario Nieddu non sono riusciti a mettere in atto”. Così la deputata e componente della Commissione affari sociali e sanità, Mara Lapia, commenta il pronunciamento del Tar Sardegna che ha rigettato la richiesta di sospensiva dell’ordinanza ministeriale con la quale l’Isola è stata inserita nella zona arancione. “L’approssimazione con la quale la Regione ha gestito l’emergenza sanitaria da Covid 19 – prosegue la parlamentare del Gruppo Misto – è stata certificata dai giudici amministrativi che, dopo aver richiesto ulteriore integrazioni al Ministero della salute, hanno dato ragione al Governo. E come potrebbe essere altrimenti se, come ho denunciato più volte, i vertici regionali e l’Ats non solo non sono stati capaci di assicurare una comunicazione dei dati con tempestività e affidabilità ma non sono neanche riusciti a dotare gli ospedali Covid della nostra isola del numero necessario di posti di terapia intensiva?”. “I sardi devono sapere che la responsabilità di queste ulteriori due settimane di restrizioni, con bar e ristoranti chiusi e una crisi economica sempre più pesante, hanno un nome e un cognome. E non si devono ricercare a Roma ma a Cagliari. Questo, oggi – conclude Lapia -lo ha detto anche il Tar Sardegna”.

Piras (Lega): “Sardegna ancora una volta penalizzata”

“L’assurdo metodo dell’altalena dei colori, Regione per Regione, non può essere considerato il giusto criterio per affrontare questa specifica fase della pandemia. Dopo un anno di dure restrizioni, chiusure, di diktat poco discussi con i rappresentanti istituzionali dei vari territori, lo Stato dovrebbe avere l’obbligo di rimettere in discussione i processi automatici che non tengono conto di quelle vite, quelle imprese, quei cittadini che vivono sempre maggior disagi. Non condivido la decisione del TAR seppur la rispetti, come ogni provvedimento assunto dalla magistratura”, scrive Piras in una nota stampa.
“Ancor meno approvo, però e apprezzo, l’atteggiamento inflessibile messo in atto da questo esecutivo di minoranza, lontano anni luce dalla quotidianità, lontano anni luce dal mettere in campo azioni concrete in difesa del sistema produttivo e imprenditoriale, e il modo di gioire dei componenti dell’opposizione in Consiglio Regionale. Troppo interessati a screditare l’attuale esecutivo regionale piuttosto che stare dalla parte dei sardi!”, così il Consigliere Regionale, Gruppo Lega Salvini Sardegna, Andrea Piras.

Covid: Zoffili (Lega), “Governo arrogante odia la Sardegna”

“L’incredibile decisione di condannare ancora la Sardegna alla zona arancione dimostra che questo governo arrogante odia l’Isola, non la conosce e non la rispetta. I Sardi sono responsabili, sanno perfettamente cosa devono fare per impedire la diffusione del virus e poter vivere e lavorare in sicurezza. Questa pagliacciata del sistema a colori, inutile e dannoso, deve finire al più presto”. Lo dichiara, in una nota, Eugenio Zoffili, deputato e coordinatore regionale della Lega. Sulla sentenza del Tar è intervenuto anche il capogruppo in Consiglio regionale della Lega, Dario Giagoni, che ha commentato: “Accettiamo la sentenza, ma non ne condividiamo il contenuto! Siamo, comunque a prescindere dal risultato finale, orgogliosi di come la Regione Sardegna abbia cercato di far valere le sue ragioni in contrapposizione a uno Stato centrale sin troppo spesso sordo alle nostre richieste e che, soprattutto nell’ultimo periodo, ha assunto più le sembianze di un padre padrone prediligendo le imposizioni calate dall’alto piuttosto che il dialogo con le regioni. Spero vivamente, che l’esecutivo dia ascolto agli appelli mossi su più fronti che domandano, quanto meno, una rivalutazione sulle modalità di classificazione delle regioni, nonché i criteri di valutazione. Il destino di un intero popolo – conclude Giagoni – non può dipendere da algoritmi, per lo più elaborato con sistemi automatici, da riferirsi a un periodo temporale ben differente rispetto a quello di effettiva applicazione delle restrizioni”.

Assessore Nieddu: “Rammarico per mancata sospensione, Isola numeri da zona bianca”

“Restiamo convinti delle ragioni che ci hanno spinto a chiedere la sospensiva del provvedimento del Ministero, pur nel rispetto della decisione della Magistratura. In attesa del giudizio di merito, non possiamo che esprimere profondo rammarico. I numeri parlano chiaro, l’attuale scenario del quadro pandemico è compatibile con la zona gialla, se non, addirittura, con la zona bianca. Abbiamo subito una decisione su criticità superate. Il buonsenso avrebbe voluto che fosse il Ministero a rivedere le restrizioni, così non è stato e ancora non ne capiamo il motivo. La Sardegna e i sardi sono vittime di un sistema contorto, quello della zonizzazione, che ha messo a nudo tutte le sue lacune. Due settimane nel purgatorio della zona arancione, condannati da un sistema ottuso che, anziché contrastare la diffusione del virus, finisce per pesare in modo devastante sul nostro tessuto sociale, economico e produttivo già largamente provato da un anno di pandemia. Ancora una volta lo Stato ha girato le spalle all’Isola, perdendo l’occasione di fare la cosa giusta nel momento di maggiore necessità per i sardi”, lo dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, a commento del pronunciamento del Tar che ha respinto la sospensiva richiesta sulla decisione del Ministero della Salute, che ha decretato il passaggio della Sardegna dalla zona gialla a quella arancione.

Presidente Pais: “Rispetto per il pronunciamento del Tar, ma Dpcm troppo rigido”

“La decisione del Tar va rispettata ma il provvedimento del Governo nazionale che ha posto la Sardegna in zona arancione si è dimostrato troppo rigido ed inadatto a gestire l’emergenza economica che colpisce numerose attività”. Lo ha affermato il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais subito dopo aver appreso la notizia della sentenza del Tribunale amministrativo regionale che ha respinto la richiesta di misure cautelari della Regione contro l’ordinanza ministeriale che ha inserito la Sardegna in zona arancione a partire dal 22 gennaio.
Il Presidente Pais ha confermato il suo dispiacere per l’enorme danno causato alla popolazione sarda e ha auspicato la predisposizione di misure da mettere in atto per il sostegno delle Regioni dichiarate “zone arancioni”.
“Così come si possono inasprire le misure di contenimento di settimana in settimana – ha detto il Presidente Pais – sarebbe sensato prevedere un alleggerimento tenendo conto dei reali parametri che in questo momento mettono la Sardegna tra le Regioni a rischio di contagio più contenuto. L’azione decisa del Presidente Solinas è stata l’unica risposta che poteva arrivare da un’isola stremata dal Covid dal punto di vista sanitario, economico e sociale”.
Anche la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, nei giorni scorsi, in una lettera inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte aveva chiesto un incontro urgente per stabilire congiuntamente le misure da prendere a favore delle Regioni dichiarate a rischio.
“Intere categorie non possono più aspettare – ha detto il Presidente Pais – sono necessari ristori economici per salvare intere categorie produttive”.

Lunesu (Lega): “Arancione schiaffo da Roma a Sardegna”

“Ancora una volta da Roma arriva uno schiaffo alla Sardegna ed alla sua popolazione. Confermare l’arancione, rivolgersi al Tar per fiaccare le iniziative del presidente Solinas, dimostra ulteriormente la totale distanza di questo esecutivo dalle prerogative dell’isola”. Cosi la senatrice della Lega Lina Lunesu in merito al decreto del presidente del Tar Sardegna che ha respinto la richiesta della Regione di sospendere l’ordinanza del Ministero con la quale si classificava l’Isola in fascia arancione. “La Sardegna, i suoi imprenditori, le sue eccellenze territoriali, le numerose vivacità economiche chiedevano sostegno e il riconoscimento della grande responsabilità messa in campo finora, ricevono invece l’ennesima tecnicistica chiusura che comprime ancora di più necessità e legittime aspirazioni – aggiunge – La Lega si stringe a fianco del suo presidente e continuerà a lottare contro chi non ama la nostra isola e ne pretende una costante e per questo inaccettabile umiliazione”.

Assessore Satta: “Scelta profondamente ingiusta contro i sardi”

“La decisione del Tar Sardegna è profondamente ingiusta e non ha tenuto minimamente conto delle motivazioni proposte dalla Regione per richiedere la sospensiva del provvedimento ministeriale e dei dati dell’emergenza sanitaria nell’Isola che fanno emergere una situazione meno grave di quella considerata dal Governo nazionale. I lavoratori sardi e le imprese sarde, dopo un lungo periodo di restrizioni, sono in grosse difficoltà e non possono sopportare ulteriori sacrifici, assolutamente sproporzionati rispetto alla situazione reale, che mettono in pericolo l’intero tessuto socioeconomico dell’Isola”. È il commento dell’assessore regionale del Personale, Valeria Satta, dopo il pronunciamento del Tribunale amministrativo che ha respinto la richiesta di misure cautelari presentata dal presidente Solinas, mantenendo la Sardegna in zona arancione.

La notizia di riferimento:

Sardegna arancione, Solinas perde anche al Tar: respinta istanza cautelare