Non si rassegnava alla fine del rapporto con la ex e l’ha perseguitata per più di due mesi. Ma ieri sera i poliziotti della Sezione “Reati contro la persona” della Squadra Mobile di Cagliari l’hanno fermato notificandogli gli arresti domiciliari, decisi dal Gip di Cagliari. Si tratta di un giovane cagliaritano, che continuava a compiere atti persecutori nei confronti della sua ex compagna. I poliziotti, in un’indagine coordinata dalla Procura del capoluogo, hanno quindi posto fine ad un vero e proprio incubo per la ragazza, durato oltre due mesi, da quando aveva deciso di interrompere la relazione con quel mostro che di lì a poco sarebbe diventato il suo aguzzino.

La giovane infatti riceveva ogni giorno centinaia di messaggi contenenti minacce di morte, rivolte sia a lei che ai suoi familiari più stretti, perché l’ex fidanzato non si era rassegnato alla fine del rapporto e, imperterrito, continuava a perseguitarla anche con continui pedinamenti e appostamenti nei pressi della sua abitazione. La vittima è stata costretta a cambiare le sue abitudini di vita e il ragazzo aveva generato in lei un timore per la propria incolumità e di quella dei suoi cari, tale da non farla sentire tranquilla nemmeno in casa.

Non solo. Grazie agli accertamenti dei poliziotti della Mobile è emerso che lo stalker aveva infierito sulla sua vittima, diffondendo senza il suo consenso via web immagini dal contenuto sessualmente esplicito che la ritraevano. Il quadro della situazione e conseguentemente la posizione del ragazzo sono stati aggravati, dunque, da questa azione che, alla luce degli ultimi aggiornamenti normativi finalizzati al contrasto sulla violenza di genere ha trovato il suo inquadramento nella nuova fattispecie penale prevista dall’art. 612-ter, più nota come “Revenge porn”.