Il Piano Casa? “L’ennesimo tentativo di scardinare le tutele sulla fascia costiera”, per la Consulta Ambiente e Territorio. “Una strada contromano rispetto alle linee di indirizzo dell’UE” , secondo Legambiente. Vanno all’attacco del ddl in discussione in consiglio regionale gli ambientalisti che puntano il dito contro il provvedimento.
“Stavolta il partito del cemento sembra aver oltrepassato ogni limite della decenza – osservano i primi – Questa proposta di legge è scritta in maniera volutamente ambigua e lacunosa, con l’obiettivo di consentire la più ampia discrezionalità nell’applicazione delle numerose deroghe. E’ in molte parti contraddittoria ai limiti del tragico: come giudicare, altrimenti, il via libera alla ri-conversione dei seminterrati in alloggi abitabili, per il quale Solinas si affanna a precisare che sarà valido solo nelle zone non a rischio, dimenticando che, fino al giorno prima dell’ultima tragica alluvione, anche l’abitato di Bitti non era a rischio, poiché sprovvisto del PAI di dettaglio”.
Censure anche per le costruzioni in agro sul lotto minimo di un ettaro, “in contrasto con gli sforzi per dare una risposta alla crisi economica valorizzando i comparti di eccellenza con le produzioni locali”. Per Legambiente la struttura del Piano Casa “aggredisce l’impianto normativo e pianificatorio incardinato sul Ppr ed esprime un dispositivo economico anzitutto irrealistico, che danneggia anche le piccole microeconomie edilizie che vorrebbe sostenere”.