Nelle grandi città le principali vie dello shopping sono state prese d’assalto, da Milano a Roma a Torino. Ultimi scampoli di affari, molto probabilmente, prima del via ai saldi invernali.
Così, molti negozianti in tutta Italia, in vista delle chiusure a singhiozzo dei prossimi quindici giorni, hanno deciso di dire basta. E di ‘dirlo’ a caratteri cubitali, con cartelli in vetrina, chiari e tondi. Già da oggi, comunque, nelle grandi città i controlli per il rispetto delle regole saranno intensificati. Ma intanto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte rassicura: la stretta di Natale potrebbe permetterci di affrontare gennaio “dosando le misure solo dove necessario tra zona gialla, arancione e rossa”. Restano aperti supermercati e farmacie.
Superata intanto la soglia delle 70.000 vittime da Covid da inizio pandemia in Italia. Intanto l’indice di trasmissibilità Rt nazionale sale a 0,90 in questa settimana, secondo la bozza elaborata dall’Istituto Superiore di Sanità relativa al monitoraggio dei dati sui contagi. La scorsa settimana l’Rt si era attestato a 0,86 confermando la ripresa della crescita (quindici giorni fa era a 0,82). Nella maggior parte delle Regioni e delle Province Autonome si registra un livello Moderato o Alto. In particolare, 5 Regioni (Liguria, Marche, Puglia, Umbria e Veneto) sono classificate a rischio Alto; 12 a rischio Moderato, di cui 4 (Emilia-Romagna, Molise, PA Trento e Valle d’Aosta) sono a elevata probabilità di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l’attuale trasmissibilità. Quattro Regioni sono classificate a rischio Basso, emerge ancora dalla bozza. Preoccupa il Veneto per la terza settimana consecutiva a rischio alto con una incidenza estremamente elevata. In particolare il Veneto con Rt puntuale a 1,11 e il Molise a 1,02 sono le due regioni che hanno superato il valore soglia di 1. Il valore più basso è in Campania a 0,65. Si rinnova l’invito per le festività di rimanere a casa, si legge ancora nella bozza del documento Iss.