“I dipendenti dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna pur facendo parte del comparto sanità ed essendo inquadrati nello stesso CCNL sanità pubblica, in Sardegna non hanno gli stessi diritti dei colleghi appartenenti ad altre Aziende ed Enti della sanità pubblica”. La denuncia arriva dalla segretaria territoriale dell’FSI-USAE Mariangela Campus, secondo la quale “i precari aventi diritto, alcuni dei quali dipendenti dal 2005, non sono stati presi in considerazione dalla procedura di stabilizzazione”.
“E tutto ciò non solo non rispettando quanto previsto dall’art. 55 bis D.Lgs. 75/2015, che prevede la stabilizzazione dei dipendenti aventi 36 mesi di servizio anche non continuativi ma perpetrando anche, con l’eccesso di precariato, una condotta per la quale l’Italia è stata sanzionata dall’Unione Europea – aggiunge – Ma i pasticci non finiscono qui perché l’altra ingiustizia riguarda i premi Covid dai quali tutto il personale dell’Izs di Sassari è stato escluso, nonostante dal mese di Aprile invece l’ente sia stato inserito dall’Assessorato Regionale Igiene e Sanità nell’elenco delle strutture autorizzate ad effettuare le analisi dei tamponi per la diagnosi del Coronavirus. A tutt’oggi sono stati processati circa 20.000 campioni contribuendo sia al tracciamento dei positivi che alla certificazione dei guariti”.