Attacco su Facebook di Patrizia Cadau, consigliera comunale a Oristano sospesa dall’M5s ad aprile 2020, agli stessi componenti regionali del Movimento 5 Stelle.

In un post su Facebook, Cadau riflette “su una questione politica apparentemente irrilevante, ma che può essere letta come cartina di tornasole di come funziona il partito di governo e di maggioranza, e del rispetto e della considerazione riservata ad iscritti ed eletti, e più in generale degli attivisti”. Premessa fondamentale del post è la sua posizione con il Movimento: “Sono stata contattata dal collegio dei Probiviri il primo aprile, e poi sospesa, in piena pandemia e in corso di Lockdown, per rendere conto di presunte violazioni nei confronti dello statuto e del codice etico del Movimento 5 stelle. Dalle righe scarne e sgrammaticate ho intuito di essere accusata di fare campagna referendaria (ad aprile non c’era nessuna campagna referendaria) contro la legge del taglio sui parlamentari. In sostanza, sono stata sospesa per avere esercitato una mia libertà costituzionale”.

“Succede invece che a Sassari – è l’attacco di Cadau – l‘ex candidato Sindaco del Movimento, Maurilio Murru, faccia una campagna sottotono nel 2019, vince il Centrodestra (ma chi l’avrebbe mai detto) e a lui, del Movimento 5 stelle che ha perso, che dovrebbe stare nei banchi dell’opposizione, venga offerto lo scranno di Presidente del Consiglio Comunale che, non ho mai sentito, ma proprio mai, sia andato ad uno che ha perso le elezioni, ad uno che fino al giorno prima aveva linee programmatiche sue e sparava a vista sull’avversario”.

“Allo stesso soggetto, dal Movimento, viene anche dato il ruolo di “Facilitatore Regionale” mica una contestazione per violazione dello statuto” continua Cadau. “E questo sarebbe già comico di suo, perché presumo che costui fosse a conoscenza della necessità di sospendere immediatamente Patrizia Cadau per lesa Maestà, senza facilitare dunque una mazza. Del resto, sempre lo stesso, insieme ad altri, il 2 febbraio 2017 aveva firmato un comunicato stampa dal titolo “La Cadau non è 5 stelle”. Cioè, sempre preventivo, prima ancora che fosse ufficiale la mia candidatura. Minchia, questi prevedono il futuro. Oggi in pompa magna viene data la notizia ufficiale che sempre lo stesso, abbia deciso di sostenere, dal suo ruolo di garanzia di Presidente del Consiglio Comunale di Sassari, la giunta comunale di centrodestra“.

“Potrei andare avanti per ore – scrive ancora la consigliera comunale di Oristano – e raccontare per esempio di come il candidato per le suppletive di settembre, per il seggio della Senatrice Bogo Deledda, scomparsa prematuramente, sia stato deciso da un paio di persone, senza alcun confronto, nulla, calato dall’alto e poi lasciato solo, sempre per la strategia di consegnare la vittoria al centrodestra. Peraltro, per quel seggio, sarebbe stato doveroso scegliere una rosa di candidate donne, perché era di una donna. Ma queste sono sfumature e sensibilità mie. Vittoria al centrodestra garantita anche nelle precedenti elezioni regionali, negando una competizione leale ed onesta, imponendo candidati e levandone altri, inventandosi discutibili voti su Rousseau poi sconfessati e quant’altro. I nomi e i cognomi e le derive di quei disastri sono sotto gli occhi di tutti. A Cagliari non venne presentata manco una lista per dire. Nessuna responsabilità”.

“A me sono toccate – conclude Cadau – sospensioni e espulsioni arbitrarie, campagne diffamatorie, esposti di incompatibilità, condotte intimidatorie. Tutto questo nell’inerzia generale collettiva”.