“Non abbiamo rilasciato alcuna autorizzazione”. Lo hanno dichiarato i vertici del Parco naturale regionale di Porto Conte in merito alla vicenda del ginepreto secolare, situato intorno all’Hotel Capo Caccia, raso completamente al suolo. Gli arbusti si trovavano nel cuore dell’area a elevato vincolo ambientale.
Gli agenti sono intervenuti per impedire che il disboscamento proseguisse, sequestrando l’area e trasmettendo gli atti all’autorità giudiziaria. “C’è un’indagine in corso, attendiamo l’esito e restiamo a disposizione degli inquirenti”, dichiara il presidente, Raimondo Tilloca. “In febbraio abbiamo comunicato alla proprietà l’esigenza di attivare formalmente, attraverso il Suape del Comune di Alghero, una procedura con dettagliato piano agronomico, modalità attuative e misure di mitigazione degli impatti generati sugli habitat prioritari”, prosegue Tilloca mentre ambientalisti, forze politiche e moltissimi cittadini puntano il dito anche contro il Parco, il Comune e tutti gli enti che avrebbero dovuto o potuto vigilare e scongiurare un’iniziativa simile.
“Abbiamo chiesto le stesse precauzioni anche per i tagli di alberate senza valore conservazionistico e pericolose per l’incolumità delle persone e dei fabbricati”, specifica il presidente del Parco mentre annuncia che “della questione sarà riferito all’assemblea del Parco, convocata per il 16 dicembre”.