I lavoratori del servizio di Igiene pubblica del Comune di Sassari incrociano le braccia per protestare contro il nuovo appalto da 130 milioni di euro per la raccolta dei rifiuti, che diventerà operativo dall’1 dicembre. Lo sciopero, in programma sabato 21 novembre, è stato proclamato in accordo con i lavoratori dal segretario generale Fp Cgil di Sassari, Paolo Dettori, e dal segretario territoriale Fit Cisl di Sassari, Alessandro Russu.

I sindacati contestano il mancato accordo contrattuale per i lavoratori che dall’1 dicembre passeranno al servizio del raggruppamento temporaneo di imprese Ambiente Italia, Gesenu e Formula Ambiente, vincitore della gara d’appalto. Per Fp Cgil e Fit Cisl ci sarebbe l’errata applicazione dell’accordo nazionale per quanto riguarda la trasmissione degli elenchi del personale che sarà reimpiegato nel servizio, con indicazione dei part time, dei livelli, delle mansioni e delle qualifiche di ciascun lavoratore.

I sindacati denunciano anche la mancata convocazione delle parti, anche in videoconferenza, per discutere delle problematiche del personale relative al passaggio dal vecchio al nuovo appalto, nonché delle indennità non corrisposte, e della situazione e riparazione del parco mezzi. Per questi motivi si sono rivolti anche al Prefetto di Sassari chiedono un incontro con sindaco e imprese.