“Si muore di Covid? Sì! Ma è il come si muore di Covid la parte più tragica e triste“. Questa la denuncia di Valerio Manunta a seguito della morte di suo padre, malato di Covid, deceduto giovedì 5 novembre dopo due settimane di ricovero.
Valerio ci ha ha scritto:
Di Covid si muore soffrendo, senza nessun aiuto morale, in mezzo a delle persone a te sconosciute, vestite di bianco da testa a piedi, che, pur provandoci, non riescono a trasmetterti emozioni mascherate come sono costrette ad essere.
E si muore soli, lontani da qualsiasi affetto familiare. In questo muoiono un po’ anche i tuoi cari, che vorrebbero spaccare il mondo per aiutarti, ma non possono fare nulla e tu muori solo coi tuoi pensieri, sai di essere tra le mani di un mostro, hai paura ma speri che gli sconosciuti mascherati possano aiutarti, con la sensazione di abbandono che nei momenti più duri ti frulla nella testa, e i tuoi cari muoiono un po’ dentro con la sensazione di non aver fatto abbastanza.
E quando si muore poi si diventa un rifiuto contaminato, nessuno si può avvicinare, il tuo corpo viene messo dentro un sacco di plastica, come quelli della spazzatura,e infine dentro una cassa di legno.
Nessuno ti vede, nessuno ti veste col tuo abito più bello, nessuno potrà regalarti l’ultimo saluto prima di essere chiuso definitivamente nella bara.
E non avrai un funerale come tutti gli altri, con parenti e amici che ti onorano e ti salutano nell’ultimo viaggio, niente di tutto questo, il nulla assoluto!
Sembra un film horror, eppure è realtà, la sfioriamo tutti i giorni guardando il telegiornale, sentendo i racconti, finché un giorno non tocca a te, e diventi protagonista di quel film horror!
Così si muore di Covid!