Alcune perplessità sul contributo di quasi 21 mila euro all’associazione Atlantide, fondata 11 anni fa da Paola Piroddi, oggi assessora alla Cultura di Cagliari, sono evidenziate da Francesca Mulas e Camilla Soru, consigliere del centrosinistra, dopo la pubblicazione delle graduatorie sul bando per contributi alle attività culturali e di spettacolo.
 
Ecco, in sintesi, la vicenda ricostruita dalle due consigliere di opposizione: “il 6 luglio scorso il Comune di Cagliari pubblica il bando per i contributi con un budget di 634 mila euro. Tra le categorie per cui si può concorrere ci sono teatro, danza, musica, arti visive, attività letterarie, valorizzazione del sottosuolo. Tra i bandi tematici ce n’è uno nuovo, “Manifestazioni di rilevanza culturale per la città di Cagliari”, voluto dalla Giunta Truzzu.
Tra le 111 domande arrivate agli uffici c’è anche quella dell’associazione culturale sportiva dilettantistica Atlantide, che chiede un contributo per il “Premio Navicella d’argento – 19° anno” sul bando tematico Manifestazioni di rilevanza culturale. La commissione incaricata di valutare le domande giudica idonea quella di Atlantide con un punteggio di 69,62/100, il quinto più alto su 21 idonei, e assegna un contributo di 20.886 euro”.
 
“La valutazione della commissione è certamente insindacabile. Ci sono però in questa storia alcuni elementi che potremmo definire curiosi”, commentano le consigliere, componenti della Commissione consiliare Cultura al Comune di Cagliari.
 
“Intanto, il nome: esiste un ‘Premio Navicella Sardegna’ organizzato dall’associazione Sardegna Oltre il Mare; la diciannovesima edizione si è svolta il 5 settembre scorso a Porto Rotondo. Parallelamente negli ultimi anni e non continuativamente si è tenuto un appuntamento con lo stesso nome. L’unico elemento comune tra i due eventi è il signor Venanzio Corrias, organizzatore delle primissime edizioni del primo (poi portato avanti da Sardegna Oltre Mare e ospitato a Porto Rotondo) e successivamente organizzatore negli ultimi anni del secondo”.
“In secondo luogo – proseguono le consigliere – il punteggio: il progetto di Atlantide ha avuto un voto alto sulla voce ‘capacità di valorizzare l’identità di Cagliari’, ma di Cagliari c’è ben poco. Figurano infatti nel calendario dell’evento programmato tra 17 e 19 dicembre gli ospiti Sergio Frau, Roberto Giacobbo, il circolo sardo di Buenos Aires, il rappresentante del Forte Village di Pula, i tamburini di Oristano. Punteggio alto anche per l’originalità, nonostante nel testo con cui è descritto il progetto cagliaritano ci siano intere parti fotocopia dal sito web del Premio di Porto Rotondo, e per anni di attività e programmazione pluriennale, nonostante nel curriculum di Atlantide non ci sia traccia di questo evento”.
“Infine, l’aspetto più grave della vicenda: l’associazione Atlantide è stata fondata nel 2009 da Paola Piroddi, attuale assessora alla Cultura del Comune di Cagliari. Piroddi ne è stata sempre la presidente. Nel giugno 2020, poche settimane prima della pubblicazione del bando, l’Agenzia delle Entrate registra che a quella data il presidente è Venanzio Corrias, e che la sede da Sassari è stata trasferita a Cagliari. Esiste un verbale interno all’associazione, dell’aprile 2019, in cui si legge che Paola Piroddi lascia la presidenza in favore di Corrias, restando comunque tra i soci”.
Ci sono ancora due dettagli che meriterebbero ulteriori chiarimenti, secondo Mulas e Soru: “Nel curriculum di Atlantide gli ultimi eventi si fermano al 2013. Per sette anni, dal 2013 a oggi, il nulla. L’associazione riemerge oggi con il progetto presentato al Comune di Cagliari. Nel curriculum di Paola Piroddi datato 2016 si legge che la stessa è fondatrice e presidente di Atlantide; nel curriculum 2019 questa voce è stata cancellata, resta solo l’attività di direzione e project manager per Atlantide. Curioso che proprio questo particolare sia stato eliminato, considerato che il cv dell’assessora è estremamente dettagliato”.

“Tante, dunque, le domande: perché un evento di cui esistono due versioni diverse è stato valutato come originale? Perché una associazione inattiva dal 2013 riceve un punteggio alto per la sua attività? L’assessora è coinvolta o no nella vita dell’associazione? Quanto, infine, è opportuno che l’associazione fondata e animata dall’assessora alla Cultura partecipi ai bandi dell’assessorato?”

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