Due giornate di pulizia dei fondali marini, che ha visto coinvolti Flag pescando, subacquei , ricciai e Capitaneria di porto. Oltre 400 i chili di rifiuti per circa 4 metri cubi di volume: queste le stime dell’iniziativa ambientale che ha consentito di ripulire il mare da rifiuti di plastica, ferro e vetro adagiati sulle praterie di Posidonia del Golfo di Oristano.
Trovate anche decine di vecchie nasse, pezzi di cime, brandelli di rete, bottiglie di vetro e tanto altro che sono stati recuperati dal fondo e traportati sul mezzo nautico specializzato della Tharros Marittima, sotto lo sguardo della Guardia costiera e degli esperti dell’Area marina protetta “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre” e CNR-IAS.
“Siamo molto soddisfatti di come si sono svolte le giornate e dei risultati che abbiamo conseguito – commenta Alessandro Murana, presidente del Flag Pescando – Avevamo l’obiettivo di testare una collaborazione importante ed estesa tra attori pubblici e privati del territorio, un partenariato che potrebbe darsi l’obiettivo di diventare stabile per provare a ideare e progettare in futuro un’operazione su più vasta scala”.