Una stagione ricca di colpi di scena e effetti speciali, sparatorie ed esplosioni con un finale che non ti aspetti. Aureliano e Spadino sono pronti a sfidare di nuovo Samurai e reclamare il trono della Città Eterna. Chi vincerà la battaglia all’ultimo sangue? La terza e ultima stagione di ‘Suburra – La serie’ si sposta tra le strade e i vicoli di una Roma suburbana e nella provincia. Il crime thriller italiano originale Netflix prodotto da Cattleya – parte di ITV Studios – e Bartlebyfilm sarà disponibile dal 30 ottobre in oltre 190 paesi nel mondo. La regia di questo epilogo che sarà composta solo da sei puntate è di Arnaldo Catinari, lo story editing di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, la sceneggiatura di Ezio Abbate, Fabrizio Bettelli, Andrea Nobile, Camilla Buizza e Marco Sani.
Alessandro Borghi è apparso nel ruolo di Aureliano anche nel film di Stefano Sollima, tratto dall’omonimo romanzo di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo. Un ruolo arrivato in un momento di svolta della sua carriera che ha contribuito alla sua affermazione come uno dei migliori interpreti della sua generazione. Borghi nel corso della presentazione virtuale ha ricordato come questo thriller sull’intreccio stato-chiesa-mafia sia un grande trattato sull’idea del potere. “Rispetto al film siamo andati indietro per poi ricominciare ad andare avanti, è stato un excursus emotivo sull’idea della gestione del potere.
Se penso al ragazzo biondo della prima stagione, oggi è una persona che ha trovato il suo posto. Ora ho la consapevolezza di aver fatto qualcosa di buono anche nella mia crescita professionale”.
Giacomo Ferrara è Spadino. “E’ un personaggio al quale sono affezionato – dice -, abbiamo camminato insieme sei anni dal film fino a Suburra 3, c’è tanta emozione nel salutare questa serie che resta per me un pezzo di cuore con Alessandro fino dal primo giorno si è creata sul set un’alchimia”.
Il rapporto tra Borghi (Aureliano) e Ferrara (Spadino), si consolida sempre di più in una Roma che “non si governa con le carte e nemmeno con le pistole, ma con il potere”. E il finale che non si può anticipare sarà una sorpresa anche rispetto al film. Anche le donne di Suburra 3 entrano sempre più nel vivo.
Federica Sabatini su Angelica e Nadia: “sono due personaggi che sono partiti agli antipodi ma poi si faranno valere rivendicano il loro potere.” Con l’elezione del nuovo sindaco di Roma e l’ascesa in Campidoglio di Cinaglia, la Suburra si mette di nuovo in moto.
Il mondo “di sopra” e quello “di sotto” dovranno venire a patti per spartirsi il più grande affare del nuovo millennio: il Giubileo. Non sarà affatto facile per l’onorevole Amedeo Cinaglia che rivela la sua faccia feroce,. Il politico continuerà a ritrovarsi invischiato nei delicati equilibri criminali: “per noi attori, un ruolo così non è che ti capita spesso. I personaggi ci mancheranno”. Francesco Acquaroli (Samurai) sulla cattiveria nel cinema e nelle serie: “il fascino del male ha sempre suscitato curiosità nel pubblico.
Per me che lo interpreto è liberatorio, torno a casa che sono buonissimo”. per il regista “Ogni personaggio è solo con se stesso e davanti a un tempo che sta per finire” spiega il regista Arnaldo Catinari.
Riccardo Tozzi fondatore di Cattleya: “ci si lega moltissimo ai personaggi, ti mancano, questo è un legame forte, che tra l’altro è lo stesso che instaura il pubblico”. Ezio Abbate su eventuali spinoff, risponde: “il mondo è talmente ricco che ci sono personaggi e punti di vista, che abbiamo raccolto negli anni, che darebbero la possibilità di spinoff. Il problema è quello di trovare un’identità forte autonoma”.
Nel giorno in cui entra in vigore il nuovo Dpcm con cui si è decisa la chiusura dei cinema e dei teatri, Alessandro Borghi ha affermato: “Io i cinema li voglio vedere aperti ma mi rendo conto dell’emergenza. Bisogna lottare per cultura e spettacolo, ma anche molte altre persone hanno bisogno, è ora che qualcuno si metta le mani in tasca e provveda”. A proposito della sua città, che è la grande protagonista di “Suburra”, Borghi ha affermato: “Io sono un romano atipico perché ho un rapporto di amore e odio con la mia città. Oltre ai problemi di amministrazione credo ci sia una responsabilità di alcuni cittadini, che pensano solo a loro stessi”. “Penso si possa cambiare, ci sono persone con voglia e strumenti per arrivare ad un nuovo livello di gestione”.
Nel cast tornano Manfredi Anacleti (Adamo Dionisi), Sara Monaschi (Claudia Gerini) il suo ruolo va detto è molto ridotto, Alice Cinaglia (Rosa Diletta Rossi), che vede la trasformazione del marito, il percorso è doloroso. Nel cast Paola Sotgiu nel ruolo di Adelaide Anacleti, Alberto Cracco è il Cardinale Fiorenzo Nascari mentre Jacopo Venturiero interpreta Adriano. Firma la colonna sonora Il Piotta, il cui nuovo album “Suburra – Final Season” uscirà su tutte le piattaforme digitali lo stesso giorno della serie.