È inaccettabile rischiare ogni giorno per andare a scuola. Non solo è rischioso per gli studenti pendolari, ma è rischioso soprattutto per i nostri familiari più deboli. Perché non si è fatto qualcosa per gli studenti? Perché non si è deciso di mettere a disposizione più pullman per le tratte che superano i 15 minuti? Perché non sono state prese decisioni, a livello sia nazionale sia regionale, per migliorare la qualità dei trasporti e il viaggio in sicurezza? Che fine hanno fatto i soldi stanziati per affittare bus privati per evitare assembramenti sui trasporti pubblici? Le domande che vorremo porre sono tante e vorremo risposte immediate.
Si deve raggiungere un accordo tra regione e studenti perché non si può andare avanti in queste condizioni. A nome degli studenti di tutto il Sulcis, vogliamo subito un incontro con l’Assessore dei Trasporti della Regione Sardegna, Giorgio Todde, e con l’amministratore unico dell’azienda ARST, Roberto Neroni, per avere delle risposte e, soprattutto, per risolvere, in quanto prima, questa piaga totalmente dimenticata, che sta creando non pochi disagi.
Gli studenti non devono rischiare di contrarre il virus per andare a scuola e non devono essere bombe pronte ad esplodere. Allo stesso tempo, la regione e l’ARST devono garantire un viaggio in sicurezza e non devono diventare luoghi di contagio. La sicurezza degli studenti deve essere la priorità, in questo momento critico, e non deve passare in secondo luogo come lo è stata fino ad ora.
Chiediamo alla Regione e all’ARST delle risposte e che si mobilitino per garantire la sicurezza sui mezzi di trasporto che, dopo un mese di scuola, ancora manca.
I Giovani di Sinistra Carbonia a nome di tutti gli studenti del Sulcis