Percepivano il reddito di cittadinanza nonostante fossero detenuti. È quanto accertato dai militari della Guardia di Finanza di Foggia che al termine delle indagini, hanno denunciato 30 persone, tra cui alcuni detenuti per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentato omicidio, rapina, evasione.
I 30 sono stati segnalati immediatamente all’Inps per la sospensione del reddito di cittadinanza e il recupero delle somme indebitamente percepite che ammontano, complessivamente, a 200mila euro circa.
Nello specifico, tre di loro hanno presentato la domanda per ottenere il beneficio mentre erano già detenuti; 12 non hanno comunicato di essere stati arrestati; 6 hanno omesso di indicare, nelle istanze per ottenere il reddito di cittadinanza, la detenzione del familiare; 8 non hanno comunicato l’arresto del familiare, continuando a percepire indebitamente il sussidio in forma piena. Ed infine, una posizione ha riguardato l’allontanamento dalla casa di famiglia, su ordine dell’Autorità giudiziaria, di un componente di un nucleo familiare destinatario del sussidio.