Tamponi per chi ha soggiornato o transitato in Croazia, Grecia, Malta o Spagna, nei quattordici giorni antecedenti al rientro in Sardegna. Lo stabilisce la nuova ordinanza firmata ieri notte dal governatore Christian Solinas, dopo la proposta del ministro Speranza nel vertice con le Regioni.
L’Isola è tra le prime a recepire questa proposta.
Chi rientra avrà già dovuto fare, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio regionale, un test molecolare o antigenico. Un nuovo tampone sarà poi effettuato all’arrivo in porto o aeroporto o entro le 48 ore successive al rientro. Da oggi e sino al 7 settembre vige anche l’obbligo di comunicare il proprio ingresso nel territorio regionale all’azienda sanitaria competente e, in caso di insorgenza di sintomi covid-19, l’obbligo per chiunque di segnalare la propria situazione all’Autorità sanitaria regionale e iniziare l’isolamento fiduciario.
Le società di gestione aeroportuale, l’Autorità di sistema del mare di Sardegna, le Direzioni marittime, le Capitanerie di porto e i gestori dei porti sono tenuti a dare “immediata comunicazione alla direzione generale dell’assessorato dell’igiene e sanità della Regione Sardegna, dell’arrivo degli aerei, delle navi, dei natanti da diporto e dei pescherecci da Croazia, Grecia, Malta o Spagna”.