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Le associazioni dell’ospedale Microcitemico di Cagliari contro lo scorporo dell’ospedale intitolato ad Antonio Cao e dell’Oncologico “Businco” dall’Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari. “Si tratta di un danno e noi protestiamo perché l’assessore ci aveva assicurato che sarebbero stati convocati gli stati generali della Sanità con gli operatori e le associazioni di pazienti prima di fare la riforma, ma questo non è successo””, ha dichiarato il presidente di Thalassa Azione Onlus Matteo Pusceddu.

E’ la riforma della Sanità in discussione da oggi in Aula a prevedere che il Microcitemico, come l’oncologico, entrino nell’orbita della Asl 8, una soluzione voluta dall’Udc ma contrastata con forza dai Riformatori sardi. “Il Microcitemico fa parte da cinque anni dell’azienda Brotzu, i primi anni sono stati difficili per l’accorpamento e il trasferimento degli uffici, ora che le cose ricominciano a funzionare veniamo di nuovo spostati, per di più in un’azienda che viene costituita in questi giorni, così dovremmo aspettare le nomine, di ripresentare tutti i problemi del reparto di Talassemia a nuove persone”.

Per Laura Pisano de “L’altra cicogna”, “prima dell’Aula dovrebbero decidere i pazienti, prima ascoltino noi. Oltretutto, la Asl sarà solo un momento di passaggio per arrivare poi all’università”. Secondo le associazioni, “la maggioranza, invece che pensare a come ridurre le liste d’attesa, come fare le convenzioni per garantire le scuole di specializzazione e i medici di domani, pensa a scorporare e riaccorpare, pensa a nuove Asl inutili ai cittadini e utilissime per distribuire direzioni generali e sanitarie a un drappello di mediocri cortigiani”.