Il testo unificato che porta a sei le Province in Sardegna (Gallura, Nuoro, Ogliastra, Oristano, Medio Campidano e Sulcis-Iglesiente) e a due le Città Metropolitane (Cagliari e Sassari) approderà in Consiglio regionale a settembre. Per domani è previsto il via libera della commissione Autonomia a cui non potrà seguire il naturale passaggio in un’Aula già occupata fino al 13 agosto nella discussione della riforma sanitaria.
Al di là della divisione dell’Isola in otto enti intermedi, ci sarà una novità: nella legge sarà compresa l’opzione per le Province di dar vita, in via sperimentale, a Unioni di Province. Le macro aree saranno due: Gallura e Nuoro-Ogliastra costituiranno l’Unione delle Province dell’est; Oristano, Medio-Campidano e Sulcis l’Unione delle Province dell’ovest. Passa, quindi, l’idea del consigliere del Pd Roberto Deriu, che con il presidente della commissione Pierluigi Saiu e il consigliere dell’Udc Antonello Peru (sua la proposta sulla città metropolitana di Sassari poi recepita nel testo), ha lavorato sulla soluzione di una serie di punti controversi del provvedimento.
Oltre all’Unione delle Province, viene data anche la possibilità ai Comuni confinanti di scegliere l’ente a cui appartenere. L’accordo prevede adesioni attraverso deliberazioni dei Consigli comunali, che però dovranno essere votate all’unanimità, altrimenti in seconda battuta si potranno indire consultazioni referendarie. Un ultimo nodo da sciogliere riguardava la Provincia del Sud Sardegna, che si estinguerà: i Comuni che non fanno parte del Sulcis, né del Medio Campidano, saranno annessi alla Città metropolitana di Cagliari. Prima di entrare in Aula a settembre, o alla fine di agosto, il testo licenziato dalla commissione potrebbe essere oggetto di un ulteriore passaggio in una riunione di maggioranza, alla quale dovrebbe prendere parte anche il presidente della Regione Christian Solinas.
A chiedere questo ulteriore step è stato il presidente della prima commissione Saiu.