“Investire nella comunicazione per promuovere l’agroalimentare sui mercati esteri, potenziare l’eCommerce, rafforzare la partecipazione delle PMI al sistema fieristico, incrementare le risorse pubbliche per contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati a favore dell’internazionalizzazione delle imprese: sono questi i punti chiave sui quali continuare a lavorare, mirando al contempo a potenziare e a rafforzare le attività dell’ICE, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, così da favorire la ripresa del primario, che sta ancora scontando gli effetti della chiusura del canale HoReCa e del blocco dell’export dovuti alla pandemia del Coronavirus”. Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Franco Verrascina, in occasione dell’odierno confronto alla Farnesina con il Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio e con il Sottosegretario alle Politiche Agricole Giuseppe L’Abbate.
Durante l’incontro è stato fatto il punto sul cosiddetto ‘Patto per l’Export’, redatto nell’ambito dei lavori della Cabina di regia per l’Italia internazionale e siglato il mese scorso al Ministero degli Affari Esteri, e sull’utilizzo delle risorse messe in campo dal Governo con lo scopo di rafforzare tutti quegli strumenti utili per l’internazionalizzazione delle imprese, a partire dalla comunicazione per un rebranding nazionale, passando dalla formazione e dalla informazione, fino ad arrivare al sistema fieristico, all’eCommerce, alla promozione integrata e alla finanza agevolata. In linea con gli obiettivi del suddetto patto, la Copagri ha presentato al responsabile del Dicastero degli Affari Esteri le numerose iniziative messe in campo a supporto dei propri associati, miranti a far ripartire l’internazionalizzazione.
“A nostro avviso, è di fondamentale importanza accelerare con le azioni individuate nel Patto, così da favorire il più possibile la conquista di nuovi mercati, e la contestuale difesa di quelli storici, ma anche la creazione di un unico portale pubblico di accesso ai servizi per l’export, con un utilizzo personalizzato per settori e mercati prioritari, e l’inserimento di sei esperti di agricoltura nella rete diplomatico-consolare italiana, che avranno il non semplice compito di ottimizzare il lavoro delle Ambasciate nella promozione del Made in Italy nel mondo”, ha aggiunto il presidente della Copagri.
“Vale la pena di ricordare che, nonostante un sistema per l’internazionalizzazione delle imprese non sempre efficiente e spesso prigioniero di pastoie burocratiche, l’agroalimentare nazionale nel 2019 ha esportato prodotti per un valore di circa 45 miliardi di euro, dando un concreto e significativo apporto alla crescita del PIL”, ha concluso Verrascina.