Gli agenti della Squadra Volante della Questura di Oristano hanno arrestato un senegalese che, ubriaco, ha impedito lo svolgimento della messa domenicale nella Chiesa di Sant’Efisio, in città, costringendo il parroco a richiedere l’intervento della Polizia. Immediato l’intervento delle pattuglie della Squadra Volanti che hanno portato l’uomo in Questura, dove ha poi inveito contro gli agenti con violenza e danneggiato gli arredi degli uffici di Polizia.
L’episodio è accaduto lo scorso 7 giugno, ma solo oggi è stato reso noto per ragioni giudiziarie, ed ha visto protagonista D.D., senegalese, residente ad Iglesias ma trasferitosi ad Oristano per lavoro. Le accuse sono quelle di resistenza, lesione e oltraggio a pubblico ufficiale, danneggiamento, turbamento di funzioni religiose nonché mancata esibizione del permesso di soggiorno e manifesta ubriachezza.
L’intervento degli uomini del 113 è stato richiesto domenica mattina direttamente dal Parroco, Don Gianfranco Murru, ex Cappellano provinciale della Polizia di Stato, che in un primo momento aveva provato a calmare l’individuo esagitato il quale, nel corso della funzione, si dimenava tra i banchi, urlava frasi sconnesse contro la Chiesa cattolica e altre religioni e saliva sul presbiterio impedendo la celebrazione dell’Eucarestia. Da subito i poliziotti hanno notato che lo straniero si trovava in un evidente stato di alterazione da alcol, e hanno deciso di portarlo in Questura per gli accertamenti sulla sua identità e per la notifica di altri atti a suo carico.
All’interno degli Uffici, l’extracomunitario, che non si rendeva collaborativo, ha dapprima cominciato a ingiuriare e minacciare di morte i poliziotti. Quindi si è scagliato contro di loro colpendoli con calci e pugni provocando loro lesioni, e subito dopo ha urtato con violenza il pannello di plexiglass anti-contagio posto su una scrivania, distruggendolo. Subito immobilizzato, su disposizione del pm di turno, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza sino all’udienza del processo per direttissima, fissata per il giorno successivo, con rinvio al giorno 15 giugno per concessione dei termini a difesa richiesti dal legale. Convalidato l’arresto, il Giudice del Tribunale di Oristano ha ritenuto opportuno disporre nei confronti dello straniero la misura cautelare dell’obbligo di firma per due volte al giorno, fino alle decisioni che saranno assunte in sede di definizione del processo di merito.