L’Antitrust ha avviato quattro istruttorie e dodici moral suasion nei confronti di sedici tra banche e società finanziarie. Le ragioni sono per “condotte relative alla sospensione dei mutui-prestiti ed all’erogazione di nuovi finanziamenti”. Le banche sotto il faro dell’Antitrust sono Unicredit, IntesaSanPaolo, Banca Sella e Findomestic “per problematiche emerse sia sull’assenza di informazioni sulla tempistica per avere accesso alle varie misure di sostegno dettate in favore di microimprese e consumatori”.
Infatti, secondo quanto riferisce l’autorità, sono mancate alcune “chiare indicazioni sugli oneri derivanti dalla sospensione del rimborso dei finanziamenti concessi alle imprese, in termini di aumento degli interessi complessivi rispetto al totale originariamente dovuto quale effetto dell’allungamento dei piani di ammortamento”. In sostanza, le banche avrebbero posto “indebite condizioni all’accesso a tali misure, quali l’apertura di un conto corrente o possedere specifici requisiti non previsti dalla normativa, oppure avrebbero cercato di dirottare i richiedenti verso forme di accesso al credito diverse e potenzialmente più onerose rispetto a quelle di cui al dl liquidità”.
Anche altre 12 banche sono finite sotto l’occhio dell’Antitrust, avviando una attività di moral suasion nei confronti di BNL, Banco BPM, UBI Banca, Crédit Agricole, Credem, MPS, Banco Popolare di Sondrio, Creval, BCC Pisa, Agos Ducato, Compass e Fiditalia.
Findomestic in una nota chiarisce: “Noi eroghiamo in via quasi esclusiva credito ai privati ma non mutui immobiliari. I finanziamenti alle PMI, oggetto dell’istruttoria, sono una parte residuale delle nostre attività. In ogni caso abbiamo subito recepito in toto le indicazioni del DL “Cura Italia” del 17 marzo. Abbiamo accolto, senza alcun costo accessorio, il 99% delle richieste di sospensione del finanziamento pervenute dalle PMI, il restante 1% non aveva i requisiti previsti dal decreto”.