“Per cortesia, levatela quella scatola”. Lo scrive in una nota su Facebook la deputata del Pd Romina Mura, che racconta di essere sbarcata all’aeroporto di Cagliari ed essersi trovata di fronte un’anonima scatola che dovrebbe assolvere la funzione di raccogliere le registrazioni di chi è arrivato con l’ultimo volo per la Sardegna.
“È uno scherzo? No” scrive Mura. “Una scatola anonima e solitaria. Non c’è nessuno che ci dica a cosa serve. E si sa le scatole non parlano. Che si fa? Dovrò mettere qualcosa nella povera scatola o dovrò infilarci la mano e pescare una comunicazione, una direttiva di comportamento o magari un test rapido per verificare se sono positiva al Covid? E se io ci mettessi una dichiarazione con i miei dati? Anagrafici, relativi al mio domicilio e addirittura quelli attinenti alla mia salute, in che mani finirebbero? Da chi verrebbero letti e tutelati?”.
“La maggior parte dei passeggeri – sostiene Mura nella sua nota – dopo averla guardata alcuni con sospetto, altri (io fra questi) con tenerezza, sono passati senza riporci nulla. Come se la scatola non esistesse. In principio era il passaporto sanitario. E poi fu una scatola. Pessimo biglietto da visita per la Sardegna”.