L’amministrazione comunale di Minneapolis, in Minnesota, si è impegnata a smantellare il dipartimento locale di polizia perché sia rimpiazzato da un nuovo modello di sicurezza.
“Ci siamo impegnati a smantellare la polizia così come la conosciamo nella città di Minneapolis e a ricostruire con la nostra comunità un nuovo modello di sicurezza pubblica che mantenga davvero la nostra comunità al sicuro”, ha dichiarato la portavoce del Consiglio comunale, Lisa Bender.
La decisione è stata presa con una maggioranza tale da evitare il veto. Minneapolis è la città dove, due settimane fa, è stato ucciso durante l’arresto della polizia l’afroamericano 46enne, George Floyd, una morte – l’ennesima di afroamericani per mano della polizia in Usa – che ha scatenato un’ondata di proteste.
Le manifestazioni sono continuate in Usa durante tutta la giornata di domenica ma senza violenze e i manifestanti hanno cominciato a concentrare la loro rabbia per la morte di Floyd su richieste di riforma della polizia e di giustizia sociale.
Domenica, circa 1.600 dimostranti si sono radunati davanti al Trump International Hotel e alla Tower a Columbus Circle a Manhattan, gridando “Cacciatelo” e “Niente giustizia, niente pace”. L’undicesima giornata di proteste a New York si è svolta pacificamente, dopo che il sindaco ha revocato il coprifuoco alle 20.
Nuove manifestazioni anche a Washington davanti alla Casa Bianca, davanti alla quale restano piazzate le barriere provvisorie di protezione.
Fonte Agi