E’ “inaccettabile” che il trasporto passeggeri da e per la Sardegna sia consentito ad un solo operatore marittimo con una “violazione della libera concorrenza a vantaggio di CIN-Tirrenia e a danno dei passeggerie di tutte le altre compagnie marittime”.
Così Marcello Di Caterina direttore generale di Alis, in una nota “dopo l’emanazione del decreto nel quale si legge che fino alla data del 12 giugno il trasporto marittimo di viaggiatori di linea da e verso la Sardegna è limitato ai servizi svolti in continuità territoriale, tutti i collegamenti da e per la Sardegna verso i porti nazionali e viceversa saranno riattivati dal 13 giugno”.
Nella nota si sottolinea che “fin dall’inizio della pandemia Alis, grazie ad i nostri operatori che svolgono servizi di trasporto marittimo, ha assicurato la consegna di merci e beni di prima necessità ed il trasporto dei passeggeri muniti di autocertificazione. Alis si è inoltre impegnata, senza alcun sussidio pubblico, a garantire la continuità territoriale – sia economica sia sociale – con le isole, tutelando i principi della libera concorrenza e la libera scelta per i viaggiatori.
“E ciò che ci lascia ancora più stupiti- conclude il direttore Generale di Alis – è che tale decisione, che dovrebbe invece accompagnare un momento di ripresa dei collegamenti marittimi e di libera circolazione nel territorio nazionale, è stata assunta subito dopo un’altra gravissima scelta compiuta dal Governo, ovvero la disposizione contenuta nel Decreto Rilancio con la quale viene rinnovata senza nuova gara e per ulteriori dodici mesi la convenzione statale di circa 72 milioni di euro, sempre nei confronti di CIN-Tirrenia, nonostante la stessa fosse in scadenza il prossimo 18 luglio 2020”.