Cinquantuno persone denunciate, 451 reperti archeologici recuperati, nove strutture turistiche sequestrate perché violavano le norme ambientali e paesaggistiche. Sono solo alcuni dei numeri di un anno di lavoro svolto dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cagliari.
“In line di massima i furti di beni culturali sono in calo – ha evidenziato il maggiore Paolo Montorsi, comandate del Nucleo – mentre sono in lieve aumento rispetto allo scorso anno gli scavi clandestini”. I furti di beni culturali sono passati da 8 lo scorso anno a 3, dato tra i più bassi a livello nazionale; gli scavi clandestini individuati sono sono stati 4 contro i due precedenti. Diminuiscono anche gli oggetti trafugati passati da 1.729 a dieci. Aumentano invece i sequestri per reati legati alle norme paesaggistiche e ambientali: nove quelli condotti quest’anno. Anche le opere d’arte false sequestrate sono in netta diminuzione: 27 contro le 80 dello scorso bilancio .Le opere falsificate però sono tutte copie di Maria Lai, l’artista sarda che negli ultimi anni è diventata quasi fenomeno internazionale con mostre in tutto il mondo.
Importante anche l’attività di prevenzione svolta dagli uomini del Nucleo tutela che hanno monitorato fisicamente siti archeologici e culturali in tutta l’Isola oltre che tenuto costante tenente sotto controllo siti Internet e piattaforme online dove di solito finiscono gli oggetti o i reperti trafugati. In particolare sono stati eseguiti 47 sopralluoghi per l’accertamento dello stato di sicurezza di musei, biblioteche e archivi; 448 controlli di aree archeologiche, compreso il sito “Su Nuraxi” di Barumini; 243 verifiche in aree tutelate da vincoli paesaggistici; 191 controlli a esercizi commerciali di settore.